Nicola Taurozzi: "Vaccini Covid, non facciamoci trovare impreparati"
Non dimentichiamoci che dovremo affrontare la più grande campagna vaccinale della storia e che necessita di allestire in breve tempo un numero elevato di postazioni vaccinali con risorse umane dedicate
VIADANA – La speranza nel vaccino contro il Covid19 è ben riposta? Secondo il professor Nicola Taurozzi prima di farsi prendere dagli entusiasmi è necessaria una riflessione. “Il vaccino sarà l’unico presidio farmacologico che ci permetterà di uscire dalla pandemia e limitare l’infezione Sars Cov 2 a focolai residuali.Tre aziende farmaceutiche, Astra Zeneca, Moderna biotechnology e soprattutto la Pfizer hanno annunciato di essere pronte a fornire il vaccino anti covid per essere, nel giro di un mese, somministrato nella prima fase agli operatori sanitari e alle fasce più deboli e successivamente esteso almeno a cinquanta milioni di italiani per una copertura vaccinale efficace. In campo scientifico vale la regola che non sono sufficienti gli annunci, anche se provengono da importanti e stimate aziende farmaceutiche, per iniziare il trattamento. Occorrerebbe sottoporre tutti i dati della sperimentazione in larga scala (fase 3) agli scienziati terzi, agli enti regolatori, all’AIFA (Agenzia nazionale del farmaco) all’ EMA (Agenzia europea del farmaco) che, sull’analisi dei dati acquisiti, possano pronunciarsi sul vaccino più efficace, con immunità più durevole, più facilmente somministrabile (alcuni necessitano di due somministrazioni per individuo) e meno difficoltoso alla sua conservazione (alcuni a meno setta gradi celsius, altri a meno 20 gradi). Non dimentichiamoci che dovremo affrontare la più grande campagna vaccinale della storia e che necessita di allestire in breve tempo un numero elevato di postazioni vaccinali con risorse umane dedicate che attualmente non ci sono. Cerchiamo di operare bene e di non farci trovare impreparati”.
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