Condanne dal "caso Alzheimer" che ha fatto parlare l'Italia: due avvocati di casa nostra tra i protagonisti
Il cosiddetto “caso Alzheimer” vedeva alla sbarra 20 persone, oltre a Dore, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, abuso d’ufficio, maltrattamenti, lesioni, sequestro di persona e omicidio colposo. Un processo iniziato dieci anni.

SASSARI – C’è anche una “impronta” casalese nel processo che ha portato nei giorni scorsi alla condanna a 8 anni e 6 mesi di carcere per il neurologico di Ittiri (Sassari) Giuseppe Dore, interdetto inoltre per 5 anni dai pubblici uffici e per 3 anni e 6 anni dalla professione medica. A difendere una delle vittime era infatti l’avvocato del foro di Cremona, originario di Cremona, Carlo Pellegri, coadiuvato dall’avvocato Silvia Allai del foro di Mantova. Il cosiddetto “caso Alzheimer” vedeva alla sbarra 20 persone, oltre a Dore, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, abuso d’ufficio, maltrattamenti, lesioni, sequestro di persona e omicidio colposo. Un processo iniziato dieci anni: la psiconeuroanalisi praticata da Giuseppe Dore, spacciata come novità in ambito medico, infliggeva in realtà umiliazioni e percosse ai malati, come spiega l’agenzia Ansa.
La tesi del procuratore Gianni Caria è stata alla fine accolta, anzi il collegio di giudici presieduto da Mario Pusceddu ha applicato pene più severe di quelle richieste, contando anche la condanna a 4 anni di reclusione e 5 di interdizione dai pubblici uffici per il consigliere regionale Antonello Peru (Cambiamo Udc), assolto dall’accusa di abuso d’ufficio dopo avere assegnato un’ala dell’ospedale di Ittiri al gruppo di Dore ma condannato per associazione a delinquere, e sempre per associazione a delinquere per altri medici imputati. Assolti invece gli ex dirigenti dell’Ats Marcello Giannico e Nicolò Licheri.
Guardando ai medici: pesante la condanna per Marinella D’Onofrio: 9 anni di reclusione, 5 di interdizione dai pubblici uffici e 3 anni e 6 mesi di interdizione dalla professione medica. Quattro anni invece per Massimo Lai e 3 anni e 6 mesi per omicidio colposo (altrettanti di interdizione dalla professione) al fisiatra Mario Piredda, finito sotto inchiesta in seguito al suicidio di Luca Scognamiglio, giovane studente e poeta algherese. Condannati anche il braccio destro di Dore, Salvatore Fadda (4 anni e 3 mesi), Gianfranco Dettori (2 anni), Maria Giuseppa Irde (4 anni e 3 mesi), Stefania Serra (3 anni e 8 mesi), Elena Cossu (3 anni e 8 mesi). Tutti dovranno pagare anche le spese legali, mentre è rinviata a un procedimento civile la quantificazione del danno da risarcire alle vittime. Gli avvocati Pellegri e Allai, come detto, era stati contattati dai famigliari di una delle vittime della psiconeuroanalisi.
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