Palestre oltre il lockdown: ma il tentativo di quella di Dosolo si arrende al nuovo DPCM
Il DPCM, del resto, individua le palestre e le descrive esclusivamente come ambienti chiusi. Da qui la possibilità, con prenotazione obbligatoria, di sfruttare gli spazi aperti al meglio. Ma dal 4 novembre con l'istituzione della zona rossa tutto è cambiato.
DOSOLO – Nel lockdown ci si ingegna: c’è chi può farlo e può permetterselo, per la struttura della propria attività e allora, leggendo tra le righe del Decreto, trova il modo di non chiudere. Almeno finché il Decreto stesso non diventa più stringente. A quel punto, con l’istituzione della zona rossa in Lombardia, non si può fare altro che alzare le mani. E’ questa l’avventura vissuta dalla palestra Fitness Studio di Dosolo, guidata da Marco Schianchi, che aveva messo a punto una sorta di ritorno al passato, sperimentato già la scorsa primavera, e al contempo aveva pensato di sfruttare a pieno lo spazio esterno. “Sono molti i ragazzi che si allenano da noi e fanno le cosiddette Spartan Race – spiega Schianchi -. Da qui l’idea di utilizzare nel migliore dei modi i metri quadrati che abbiamo all’aperto, creando veri e propri percorsi sicuri e a distanza, per dare modo a tutti di allenarsi senza contravvenire al Decreto. Ovviamente, come già nei mesi scorsi, avevamo registrato tutti gli ingressi, per avere la possibilità di tracciare i presenti in caso di positività”.
Era stato aggirato pure il problema legato al maltempo di questo periodo. “Avevamo approntato alcune coperture, ma ovviamente in caso di pioggia persistente preferivamo sospendere – spiega Schianchi -. Piuttosto eravamo riusciti a superare un altro problema, quello della staticità che, in caso di umidità o freddo, può mettere in difficoltà i muscoli degli atleti. Quindi avevamo ideato sedute meno statiche e più dinamiche, proprio per evitare problemi di sorta. Per una decina di giorni – e fino al 4 novembre – la soluzione ha funzionato: poi il nuovo DPCM ha vietato l’attività sportiva nei centri come il nostro, dunque nulla da fare nemmeno per noi. Peccato davvero”.
Non è stata l’unica idea lanciata (o ripresa) dalla palestra di Dosolo. Non mancava infatti un progetto preso in mano ad aprile, durante la prima ondata Covid, e riproposto a distanza di mesi, anzi in realtà mai accantonato da allora: quello legato ad allenamenti video, con corsi on line o corsi registrati che ciascuno – da casa – può svolgere quando vuole, seguendo gli insegnamenti del personale della palestra preventivamente registrati. Per quanto concerne le videolezioni, almeno, queste potranno proseguire da casa, nonostante la zona rossa, con la tecnologia utilizzata per bypassare le distanze e al contempo mantenerle: un piccolissimo appiglio in tempi difficili, per non spezzare la continuità che il maledetto virus vorrebbe troncare…
G.G.