Niente fiera di San Carlo: da un momento no una proposta solidale di Giovanna Anversa
Troviamo un punto di raccolta, per esempio la Proloco per dirne uno, portiamo una offerta libera e anonima, portiamo un po' di quei soldini che avremmo speso per la fiera e diamoli in beneficenza
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CASALMAGGIORE – Un grigio senza colori, carico di nuvole pesanti. Sarebbe stato questo il periodo della Fiera di San Carlo se non vi fosse il Covid a rendere tutto più nebuloso e ad aver costretto l’amministrazione e la Pro Loco ad annullare la tradizionale fiera di novembre. Una scelta giusta, visti i tempi: ma il fatto che sia giusta non spegne comunque un po’ di tristezza.
Un momento negativo può però avere un risvolto positivo. Questo è quello che ha pensato Giovanna Anversa stamattina, lanciando una proposta. Un poco di quei soldi che si sarebbero spesi per la fiera potrebbero andare a vantaggio di chi ne ha effettivamente necessità.
“Personalmente – scrive – la fiera di San Carlo l’ho amata fino a circa 20 anni dopo di che, diventando via via sempre più anziana, ha iniziato ad infastidirmi più che piacermi, tuttavia non ho mai smesso di ritenerla un momento importante per il nostro paese, quindi sacrosanta.
Quest’anno non si può, condivido la scelta del Sindaco totalmente, scelta fatta in periodo in cui le restrizioni ancora l’avrebbero consentita, la condivido nonostante l’assenza dei profumi, dei rumori, delle luci, delle mostre, delle sagre capisco possano lasciare vuoto, nostalgia, malinconia.
Leggo parecchio di questo sentimento di sconforto, leggo di chi si appella a San Carlo Borromeo per chiedere protezione, di chi non si arrende alla commemorazione e di chi ne subisce l’assenza lasciandosi pervadere dalla tristezza.
E dunque, si possono rendere questi giorni per noi casalaschi così importanti, il giorno dei Santi, quello dei Defunti, il Patrono, la giornata dei Bambini, ugualmente importanti. Troviamo un punto di raccolta, per esempio la Proloco per dirne uno, portiamo una offerta libera e anonima, portiamo un po’ di quei soldini che avremmo speso per la fiera e diamoli in beneficenza, mettiamoli a disposizione di famiglie residenti nel nostro comune bisognose, che sono certa, amministrazione e opposizione sapranno individuare. Anche una miscredente come me sa che così San Carlo Borromeo si sentirebbe degnamente commemorato.
Buon San Carlo a tutti”.
N.C.