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Viadana, il misura febbre malfunzionante e l'attesa del tampone

Sempre a Viadana in ambito scolastico viene segnalato il caso di un bambino di 10 anni tenuto lontano dalla classe dalla scorsa metà di ottobre in attesa del tampone che gli sarebbe stato programmato solo in questi primi giorni di novembre

VIADANA – E’ forse superfluo sottolineare la confusione, il caos e in certi casi l’incompetenza che accompagna queste giornate di assillanti preoccupazioni riguardo il contagio da Covid 19. Assommati sicuramente all’indisciplina e all’irresponsabilità di parecchia gente che continua a vivere come niente fosse ignorando i più elementari criteri di prudenza sollecitati a tambur battente dalle autorità sanitarie. Poi, al contrario, si assiste a episodi a dir poco divertenti come il caso di quell’insegnante di scuola che a Viadana è stato fermato da un bidello il quale, pistola misura febbre in pugno, gli avrebbe riscontrato una temperatura di 37,2 gradi impedendogli di entrare in aula. Alle proteste del maestro si è proceduto ad una seconda rilevazione e infine alla sostituzione del termometro che finalmente ha dato un esito favorevole affinchè il docente potesse prendere posto in cattedra. Tale episodio fa sorgere ovviamente dei dubbi sulla affidabilità di questi apparecchi misuratori degli stati febbrili. Strumenti che si trovano ormai ovunque agli ingressi dei locali pubblici e in vendita in tutti i supermercati. Sempre a Viadana in ambito scolastico viene segnalato il caso di un bambino di 10 anni tenuto lontano dalla classe da giorni in attesa del tampone che gli sarebbe stato programmato solo in questi primi giorni di novembre.

Ros Pis

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