Piadena Drizzona e lo Sprar, la minoranza: "Centrodestra lo contestava, ora frutta 627mila euro"
"E' stato così ricavato un rifinanziamento di gran lunga superiore al precedente ovvero 626.842,00€ annui contro i 548.808,00€ degli anni precedenti per un totale di 1.880.527,00€ per i 3 anni di progetto, il tutto a beneficio dell’intera comunità" spiegano dalla minoranza.
PIADENA DRIZZONA – Un post per dare una buona notizia, come scrivono i consiglieri di minoranza di Piadena Drizzona sulla pagina Facebook dedicata, ma anche per “togliersi un sassolino dalla scarpa”. Il tema è quello del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che a Piadena (all’epoca comune unico prima della fusione) aveva fatto discutere non poco con la scelta dell’amministrazione (in quel momento di centro-sinistra) di aderirvi. “Abbiamo sempre pensato che aderire ai servizi di accoglienza e integrazione degli immigrati stranieri nell’ambito del sistema ex SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) ora denominato SIPROIMI (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati) – scrivono i consiglieri di minoranza – fosse un vantaggio per la comunità sia dal punto di vista del controllo del territorio e della tranquillità sociale, sia da quello delle ricadute positive in termini di servizi che la popolazione avrebbe avuto”.
“Vediamo con piacere che l’amministrazione comunale di Piadena Drizzona (capofila del progetto) – scrivono dalla minoranza coinvolgendo l’attuale giunta di centro-destra – dopo averla contestata e promettendo nel proprio programma elettorale una “attenta e severa valutazione del progetto SPRAR”, ha invece abbracciato in pieno questa linea, ricavandone un rifinanziamento di gran lunga superiore al precedente ovvero 626.842,00€ annui contro i 548.808,00€ degli anni precedenti per un totale di 1.880.527,00€ per i 3 anni di progetto, il tutto a beneficio dell’intera comunità”.
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