Covid19, Viadana, Nicola Cavatorta: "Nessun allarme, ma serve attenzione"
Ci tengo a rassicurare la cittadinanza che al momento non c'è motivo di allarmismo, che nonostante i positivi siano cresciuti di numero soprattutto in una fascia della popolazione più giovane rispetto alla prima ondata, non risultano decessi trattandosi di asintomatici e positivi non gravi
VIADANA – In concomitanza coi dati forniti relativamente ai contagi covid sul territorio, l’amministrazione comunale di Viadana non è statica nel monitorare la situazione.
Ieri sera si è tenuta una riunione del COC (Centro Operativo Comunale, responsabile delle attività a livello comunale-locale, il cui massimo punto di riferimento è il sindaco o suo delegato). Da quando è stato istituito nel marzo scorso non è mai stato chiuso. Già un’altra riunione informale si è tenuta la settimana scorsa con la presenza dei vari responsabili, amministratori comunali e referenti che operano nell’ambito della sicurezza, della sanità e del volontariato.
“L’obiettivo – spiega il primo cittadino Nicola Cavatorta – è che vengano mantenute vive le procedure di comunicazione interne e alla cittadinanza sull’evolversi della situazione. Ci tengo a rassicurare la cittadinanza che al momento non c’è motivo di allarmismo, che nonostante i positivi siano cresciuti di numero soprattutto in una fascia della popolazione più giovane rispetto alla prima ondata, non risultano decessi trattandosi di asintomatici e positivi non gravi.
Tutto ciò non deve esimere la popolazione nel rispettare le regole fondamentali: evitare assembramenti, osservare distanziamenti e indossare la mascherina, anche e soprattutto tra i ragazzi che nella maggior parte dei casi, al difuori degli orari scolastici, hanno la possibilità di ritrovo.
Vi è il rischio di rendere vani gli sforzi organizzativi degli enti preposti alla salvaguardia della salute. Da parte delle asst di Cremona e Mantova vi è attenzione per il territorio.
La notizia della probabile individuazione di alcuni posti letto per i pazienti covid nell’ ospedale Oglio Po e il fatto che ci sia stata collaborazione con il comune nell’individuare gli spazi tra Piazzale libertà e Piazzale Baroni per il centro tamponi, lascia intendere che si è fatto tesoro dell’esperienza maturata dopo l’emergenza di marzo e aprile.
Vi è comunque rammarico generale per le restrizioni inerenti agli orari e chiusure imposte ad alcune attività rendendo ancora più complessa una situazione economica già messa a dura prova negli ultimi anni. Credo che il governo debba rivedere tali misure differenziando le grandi realtà cittadine rispetto alle piccole medie, evitando di equiparare situazioni ben diverse tra loro”.
redazione@oglioponews.it