Agricoltura, la zootecnia da latte protagonista nel piano nazionale di ripresa
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un programma di riforme a lungo termine da realizzare grazie ad un sostegno finanziario su larga scala ad investimenti pubblici
Alle inevitabili conseguenze del lockdown affrontato per fronteggiare l’avanzata della pandemia Covid-19, per la zootecnia da latte italiana anche il 2021 si prospetta poco roseo. Sembrerebbe, infatti, che si assisterà ad un calo del prezzo che scenderà sino a 355 euro per 1.000 litri. Le preoccupazioni per il futuro del comparto sono emerse nel corso di una interrogazione parlamentare, a cui ha risposto il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, dove sono state sollevate richieste sugli interventi di sostegno previsti alla luce dei nuovi finanziamenti comunitari.
“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un programma di riforme a lungo termine da realizzare grazie ad un sostegno finanziario su larga scala ad investimenti pubblici in grado di rendere le economie degli Stati membri più resilienti e meglio preparate per il futuro – dichiara il Sottosegretario L’Abbate – Investimenti e riforme dovranno essere incentrate sulle sfide e sulle esigenze connesse alla transizione verde e digitale. In quest’ottica, tra le proposte avanzate dal Ministero delle Politiche Agricole, vi sono i contratti di filiera e di distretto a cui riservare almeno 1 miliardo di euro. Il rafforzamento dei rapporti tra produzione agricola e mondo della trasformazione e commercializzazione, al fine di realizzare una più equa distribuzione del valore è uno degli obiettivi più importanti per il comparto della zootecnia da latte – prosegue il Sottosegretario alle Politiche Agricole – risorse adeguate saranno rivolte ad aumentare il tasso di innovazione delle aziende, alla promozione e alla pubblicità di prodotti di qualità certificata o biologici, alla ricerca e sperimentazione. Il miglioramento dei rapporti di filiera incentiverà, inoltre, il contrasto al caporalato nella misura in cui – conclude il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate – la promozione di un tessuto di aziende agricole sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale è essenziale per assicurare condizioni di lavoro dignitose”.
Gli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza si sommano alle azioni già intraprese a livello comunitario e italiano come la concessione di aiuti all’ammasso privato di burro, latte scremato in polvere, formaggi DOP che ha contributo a stabilizzare il mercato dopo la chiusura del canale Ho.re.ca. A ciò si aggiungono le risorse stanziate per il Fondo nazionale per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, fortemente potenziato nel corso del 2020 nonché, infine, l’esonero contributivo per i mesi di gennaio-giugno 2020 a favore di tutti gli allevatori.
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