Politica

Covid e RSA, Borghetti (PD) sprona la Regione a passare dalle "carte" ai fatti

“A marzo la Regione lasciò sole le RSA con i risultati drammatici che sappiamo. Da allora la Regione ha fatto delibere e circolari a iosa per RSA e disabilità, ma quasi tutto è rimasto sulla carta, e adesso che la curva del contagio si impenna nelle RSA sale l’affanno".

“A marzo la Regione lasciò sole le RSA con i risultati drammatici che sappiamo. Da allora la Regione ha fatto delibere e circolari a iosa per RSA e disabilità, ma quasi tutto è rimasto sulla carta, e adesso che la curva del contagio si impenna nelle RSA sale l’affanno: dove sono le strutture di appoggio per gli ospiti Covid+ previste dalla Regione? Dove sono i medici specialisti a supporto previsti dalla Regione? Quanti sono i tamponi disponibili per il tracciamento degli anziani asintomatici? Ad aprile l’82% dei decessi Covid non era stato diagnosticato Covid: il tracciamento deve essere costante anche per gli ospiti, oltre che per il personale.

SERVE UN “PIANO RSA” CHIARO E CONCRETO, la Regione deve garantire alle RSA subito:
1) 5000 TAMPONI AL GIORNO PER POTER TESTARE REGOLARMENTE TUTTI GLI OSPITI;
2) STRUTTURE APPOSITE OVE LE RSA POSSANO ISOLARE I POSITIVI OVE NON POSSANO FARLO LORO;
3) SUPPORTO DI MEDICI SPECIALISTI DA OSPEDALE A RSA SENZA FORMALITÀ BUROCRATICHE;
4) UNA CABINA DI REGIA ANTI-COVID PER RSA E DISABILITÀ IN REGIONE.

Da ultimo, ma fondamentale: la Regione ha in tasca più di 60 milioni di contributi non versati alle RSA a causa dei posti letto rimasti vuoti: li trasferisca subito ai parenti e ai gestori per sostenere l’assistenza agli anziani. È tutto urgente: abbiamo già dimenticato il dramma dei mesi scorsi?!”: lo ha affermato il Vice Presidente del Consiglio Regionale Carlo Borghetti, oggi, nel corso di una conferenza stampa sul tema sanitario organizzata dal Pd Metropolitano.

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