Didattica a distanza, sindacati: 'Sbagliata e inapplicabile: non si possono fare miracoli in 3 giorni'
Si è lavorato per mesi – sottolineano i sindacati – per garantire l’alternanza tra attività in presenza e quella a distanza per assicurare distanziamento
Se Attilio Fontana si mostra sicuro della sua decisione di imporre la didattica a distanza per le scuole superiori, alle voci contrarie, che già contavano genitori, sindaci (tra cui quello di Cremona Gianluca Galimberti) e il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, si somma anche quella dei sindacati. Attraverso una nota congiunta le sigle sindacali lombarde FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua, SNALS e GILDA UNAMS hanno ribadito la propria contrarietà al provvedimento definito “sbagliato” e “nei fatti inapplicabile”.
Diverse le domande sollevate dalle sigle sindacali che chiedono chiarimenti sui passaggi meno definiti dell’ordinanza, a partire dai laboratori: oltre agli istituti tecnici e professionali, ci si chiede cosa rientra in questa categoria, così come se l’educazione fisica è un’attività laboratoriale o meno. Dubbi anche sulla riorganizzazione in tempi così brevi. Sul tavolo problemi come la riorganizzazione dei trasporti, il coordinamento tra i vari istituti in caso di docenti in comune, la modifica dei locali di laboratori.
“Si è lavorato per mesi – sottolineano i sindacati – per garantire l’alternanza tra attività in presenza e quella a distanza per assicurare distanziamento, sicurezza sanitaria, gestione oculata dei sistemi di trasporto e adesso in tre giorni le scuole (che hanno sempre dimostrato collaborazione e capacità di resilienza) devono fare il miracolo”. Per le sigle sindacali è quindi “opportuno pensare ad una riorganizzazione della scuola che garantisca nel tempo vera didattica”.
Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda Unams si dicono “preoccupati per la ricaduta sulle studentesse e sugli studenti di un ritorno ad una scuola in DAD dopo la chiusura delle scuole del 24 febbraio”. Per i sindacati “grande sarà il contraccolpo psicologico e grave la ricaduta in termini di apprendimento anche perché sappiamo che la DAD non ha raggiunto tutti gli studenti durante il lockdown”.
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