Il ricordo di Giampietro Tenca del professor Stefano Prandini
oggi il groppo in gola l’abbiamo noi nel salutare un amico, una colonna del nostro circolo e un autentico patrimonio culturale della nostra comunità
La scomparsa di Giampietro Tenca priva Arcibassa non solo di uno dei soci fondatori del circolo, ma anche di un paziente e tenace promotore di cultura che fino all’ultimo ha profuso le sue energie per salvaguardare e valorizzare le risorse del proprio territorio in un’ottica tutt’altro che localistica, sapendo mirabilmente valorizzare l’elemento popolare della lingua dialettale cogliendone le più raffinate valenze icastiche ed espressive. Poeta vero, ma anche ricercatore analitico e profondo, Tenca è stato l’ideatore e l’animatore del concorso Eridanos, ormai diventato un punto di riferimento obbligato, che ha raggiunto ben presto una dimensione nazionale grazie alla felice intuizione di coniugare prosa e poesia, composizioni in lingua e in dialetto, valorizzazione dei giovani e vetrina per autori di solido mestiere. Arcibassa ricorda con commozione e riconoscenza la dedizione con cui Tenca ha sempre adempiuto alla sua opera di giurato del concorso, anche in occasione dell’edizione di quest’anno, nonostante il declino delle sue condizioni di salute. E specchio di tale riconoscenza, oltre che della grande considerazione nei confronti della sua opera culturale, è stata l’attribuzione del Premio Assandri che gli è stato conferito nel 2019 nel corso delle premiazioni del concorso Eridanos. In quell’occasione Giampietro, visivamente commosso, aveva un groppo in gola per l’affetto e la considerazione di cui si sentiva circondato; oggi il groppo in gola l’abbiamo noi nel salutare un amico, una colonna del nostro circolo e un autentico patrimonio culturale della nostra comunità.
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