Ambiente

Palazzetto, Paolo Pileri: "Potete dare un segnale di futuro importante: non buttatelo"

E' già stato a Casalmaggiore. Ci è arrivato in bicicletta con i suoi ragazzi quando si è occupato dei percorsi di VenTo. E la Chiesa di Santa Maria dell'Argine gli era rimasta cucita addosso

CASALMAGGIORE – Sei minuti di video, e un messaggio all’amministrazione cittadina. A lanciarlo su Youtube Paolo Pileri.

Paolo Pileri insegna al Politecnico di Milano dove è professore associato di pianificazione e progettazione urbanistica. Tiene corsi nella Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni (Laboratorio di Progettazione Urbanistica) e nella Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale (Usi del suolo ed effetti ambientali). Ha insegnato anche negli atenei di Parma e Ancona. È membro di gruppi di ricerca nazionali e internazionali e consulente scientifico di ministeri, enti pubblici e amministrazioni locali.

I suoi interessi di ricerca riguardano da sempre l’inclusione delle questioni ambientali, ecologiche, agricole e paesaggistiche nella pianificazione territoriale. In particolare ha lavorato sul tema ‘suolo’, sull’uso e consumo di suolo e sugli effetti delle variazioni d’uso dei suoli. Si è occupato di monitoraggio, valutazione ambientale, politiche per il contenimento dell’urbanizzazione e tutela degli spazi aperti.

Sul lato progettuale, è ideatore e responsabile scientifico del progetto VENTO (www.progetto.vento.polimi.it), la dorsale cicloturistica tra Venezia e Torino lungo il fiume Po che è divenuta una delle quattro ciclabili del sistema cicloturistico nazionale previsto in legge di stabilità2016. Membro del collegio di dottorato in Urban Planning, Design and Policy (già governo e progettazione del territorio). Referee di riviste nazionali e internazionali. Fa parte del comitato scientifico delle riviste ACER e Sentieri Urbani. Membro del comitato scientifico di Poliedra e di EnvLab.

E’ già stato a Casalmaggiore. Ci è arrivato in bicicletta con i suoi ragazzi quando si è occupato dei percorsi di VenTo. E la Chiesa di Santa Maria dell’Argine gli era rimasta cucita addosso. Casalmaggiore è uno dei centri sull’asta del fiume che dà direttamente sull’argine. Una terra dagli ampi spazi golenali.

“A Casalmaggiore, provincia di Cremona – scrive nella presentazione del video – si parla di costruire un Palazzetto dello Sport appena di là dall’argine del Po, su un terreno agricolo. Questa è la strada per fronteggiare la sfida ai cambiamenti climatici? Lo sport è importante, ma non può e non deve macchiarsi di un reato culturale ed ecologico. Le leggi ci dicono che possiamo fare, ma il buon senso ci sta dicendo in tutti i modi che non dobbiamo fare e che possiamo fare meglio e di più. Usciamo dal recinto delle solite cose… del ‘così fanno tutti’ e proviamo a capire come stare davanti alle sfide che oggi ci richiamano ad altri modi di governare il territorio. Oggi dobbiamo fare cose per i nostri nipoti. Cose che mai abbiamo fatto fino a oggi. Non ha senso consumare suolo di fianco al grande fiume per fare un oggetto che si potrebbe fare, al limite, in un’area dismessa e che comunque è già presente in altre città a meno di 30-40 minuti da Casalmaggiore. Questo tempo, imbrattato da un virus cattivissimo, ci sta chiedendo di tirar fuori la testa dalle solite cose e progettare altro. Lo possiamo fare, lo dobbiamo fare anche se è dura capire come. Gli sportivi che amano le sfide capiranno più di noi. Ricordatevi che ogni secondo, in questo paese, si cementificano 2 metri quadrati e la Lombardia ha il primato di consumo di suolo da decenni. Primati da dismettere se non vogliamo soffocare. Si può fare e a Casalmaggiore avete una grande possibilità per dare un segnale di futuro importante: non gettatelo via”.

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