Cronaca

Centro di consulenza familiare: a Viadana inaugurata la nuova sede in via Garibaldi

Il progetto ha visto la collaborazione della Parrocchia viadanese, che ha messo a disposizione gli spazi, del Seminario diocesano, che ha assegnato i mobili in comodato, e degli stessi operatori del Ccf (psichiatri, psicologi, assistenti sociali, consulente familiare), che si sono rimboccati le maniche per i lavori di pulizia, tinteggiatura e trasloco.

VIADANA – E’ stata inaugura nel tardo pomeriggio di martedì 22 settembre, alla presenza del vescovo Antonio Napolioni, la nuova sede del Centro di consulenza familiare Ucipem di Viadana. L’ingresso è sempre da via Garibaldi 52, ma i nuovi studi sono stati allestiti al piano superiore, nel vecchio appartamento del custode di Palazzo Benozzi (ex storico convitto cittadino). Il progetto ha visto la collaborazione della Parrocchia viadanese, che ha messo a disposizione gli spazi, del Seminario diocesano, che ha assegnato i mobili in comodato, e degli stessi operatori del Ccf (psichiatri, psicologi, assistenti sociali, consulente familiare), che si sono rimboccati le maniche per i lavori di pulizia, tinteggiatura e trasloco.

La nuova sede promette di migliorare sensibilmente la funzionalità del Centro, in quanto garantisce ambienti più ampi e luminosi (anche per riunioni, per attività residenziali aggiuntive, per l’attesa, per l’accoglienza di bambini) oltre a maggior privacy. Al taglio del nastro sono intervenuti tra gli altri il direttore don Angelo Maffioletti e il parroco di Viadana don Antonio Censori. Nel salutare i presenti, mons. Napolioni (che tra l’altro è coordinatore della pastorale famigliare lombarda) ha ricordato il lavoro pastorale avviato dal suo predecessore, il vescovo emerito Dante Lafranconi, e ha riflettuto sulla centralità della famiglia nell’esperienza di vita umana e religiosa: «Tutti noi – ha sottolineato – siamo stati plasmati da una famiglia; e leggere la Sacra Scrittura è come sfogliare l’album di famiglia, rileggere il nostro rapporto col Padre». Il presule ha poi invitato gli operatori della struttura a porre sempre l’ascolto come parola-guida del loro lavoro. Dopo la benedizione e la visita ai locali in piccoli gruppi, Giovanni Guerreschi ha eseguito in concerto per piano e voce “La buona novella” di Fabrizio De André.

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(testo e foto dal sito della Diocesi di Cremona)

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