Cronaca

Lombardia, i Consiglieri regionali M5S: "Troppe incertezze su ASST Oglio Po"

Gli intenti dei due consiglieri sono quelli di affiancare la nuova struttura a quelle già esistenti, ossia all’Asst di Crema, Cremona e Mantova, prevedendo però un aumento di risorse economiche

Qual è il futuro della sanità nel territorio del cremasco e del mantovano?

Se lo chiedono i consiglieri regionali del M5S Lombardia Marco Degli Angeli e Andrea Fiasconaro. Lo strumento è una lettera a firma congiunta dei due consiglieri indirizzata all’assessore al Welfare di regione Lombardia, Giulio Gallera e al direttore generale Marco Trivelli. Obiettivo avere aggiornamenti sul futuro della ATS Valpadana.

Un interrogativo che non dovrebbe esserci. Un aggiornamento che dovrebbe essere ormai consolidato, visto che l’Ordine del giorno firmato dai due pentastellati, quello che prevedeva l’istituzione di due distinte Ats, una per Cremona e l’altra per Mantova, nonché l’istituzione con autonomia finanziaria di una nuova Asst per Oglio Po con il mantenimento delle altre due autonomie territoriali (Asst Crema e Cremona ndr), è stato votato favorevolmente dalla giunta Fontana lo scorso luglio 2020.

“Durante la seduta consiliare – spiegano Fiasconaro e Degli Angeli – è stato approvato il nostro ODG con il quale si invitava la Giunta regionale a riconoscere maggiore attenzione alle peculiarità territoriali al fine di favorire una riorganizzazione e razionalizzazione delle ATS regionali. In modo particolare – chiosa Degli Angeli – è stata prevista l’istituzione di due ATS distinte: una per Mantova e una per Cremona e, nel riordino delle relative ASST di competenza, l’istituzione della nuova ASST Oglio Po, per il territorio casalasco e viadanese”.

Gli intenti dei due consiglieri sono quelli di affiancare la nuova struttura a quelle già esistenti, ossia all’Asst di Crema, Cremona e Mantova, prevedendo però un aumento di risorse economiche e di personale anziché una semplice redistribuzione contabile.

In considerazione della necessità, ormai condivisa da più parti, di intervenire con importanti modifiche nell’assetto e nel potenziamento della medicina territoriale e contestualmente al processo di revisione della legge regionale 23/2015 – concludono i due consiglieri – abbiamo chiesto a Regione come intenda quindi procedere e dare seguito alla deliberazione approvata in Consiglio Regionale”.

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