Cultura

Demis Denti il paninaro e un libro per raccontare un pezzo di storia del costume italiano

“Uno stile di vita - spiega Denti - partito a Milano nel 1982 e che ha creato una corrente che ancora oggi ricordiamo con nostalgia e celebriamo con raduni sia in autunno sia in primavera. Il 2020, purtroppo, a causa del Covid, non è stato possibile ritrovarsi, ma speriamo di poterlo fare presto". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

SAN GIOVANNI IN CROCE/RIVAROLO MANTOVANO – Settanta pagine per raccontare quello che è per lui più di uno stile di vita. Un libro autoprodotto e distribuito in poche copie agli amici più cari, per ricordare gli anni Ottanta dei paninari. Lui è Demis Denti, classe 1972, originario di Rivarolo Mantovano ma da anni residente a San Giovanni in Croce. Ed è, appunto, un paninaro, o meglio “Il paninaro”, riprendendo il titolo del suo scritto. “Uno stile di vita – spiega Denti – partito a Milano nel 1982 e che ha creato una corrente che ancora oggi ricordiamo con nostalgia e celebriamo con raduni sia in autunno sia in primavera. Nel 2020, purtroppo, a causa del Covid, non è stato possibile ritrovarsi, ma speriamo di poterlo fare presto. Tanto il punto di incontro è sempre lo stesso: alle ore 11 di sabato del weekend prescelto in Piazza San Babila, dove c’era il Burghy e poi il McDonald, da lì il nome al movimento”.

Il look del paninaro è rimasto iconico: si cerca la griffe e così si passa dalla felpa Best Company, al bomber Moncler, meglio se modello Grenoble con la possibilità di levare le maniche, ai jeans Stone Island con la cintura modello texano El Charro in forte risalto, per finire con le scarpe Timberland. Il resto – dagli occhiali da sole Ray-Ban all’orologio di marca – è opzionale. “Gli anni ’80 sono quelli che hanno creato correnti rimaste nella storia dei movimenti giovanili: dai paninari, appunto, ai punk, al rockabilly. Qualcuno ci prendeva per matti, ma alla fine avevamo un’identità e ci sentivamo parte di un gruppo. I giovani d’oggi sembrano tutti fatti con lo stampino: non è un caso se gli anni ’80 rappresentano tuttora un decennio mitico per chi li osserva e li ricorda con nostalgia”.

Demis Denti, al movimento paninaro, è rimasto legato anche per il suo hobby, essendo deejay stimato nel Casalasco: ha offerto la propria collaborazione alla discoteca Tam Tam di San Giovanni in Croce, cura il Megamix legato proprio a quel periodo musicale (peraltro molto florido e prolifico) per Radio Circuito 29 ed è stato chiamato, nei ritrovi milanesi, a fare spesso il deejay delle serate del sabato. “Spero che eventi così possano tornare presto: c’è una bella partecipazione. Molti sono rimasti amici negli anni, altri si conoscono sul momento. Milano è stato il centro nevralgico del movimento paninaro. Ricordo che quando nelle lande casalasche spopolava ad esempio il pantalone di marca di Armani, a Milano lo stesso era già uscito di moda. In genere la periferia ci arrivava uno o due anni dopo, ma è stato bellissimo lo stesso”. Da lì l’idea di un libro autoprodotto. Per fissare su carta un pezzo di storia del costume di casa nostra.

Giovanni Gardani

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