Da Brezza a Vento: la riqualificazione della ciclovia sul canale Acque Alte passa dal comprensorio
Un progetto nel segno dell’ambiente e del turismo sostenibile. Ad essere coinvolti sono il Comune di Rivarolo Mantovano, che fa da capofila di un partenariato con i Comuni di San Giovanni in Croce e San Martino dall'Argine: il progetto è cofinanziato al 90% dal GAL "Terre del Po" e l'importo lavori a base d'asta è di circa 76.000 euro.
RIVAROLO MANTOVANO – Un progetto nel segno dell’ambiente e del turismo sostenibile. Ad essere coinvolti sono il Comune di Rivarolo Mantovano, che fa da capofila di un partenariato con i Comuni di San Giovanni in Croce e San Martino dall’Argine: il progetto è cofinanziato al 90% dal GAL “Terre del Po” e l’importo lavori a base d’asta è di circa 76.000 euro.
Il progetto, proposto ai partner dall’amministrazione comunale di Rivarolo Mantovano, attrezzerà aree di sosta e realizzerà elementi di arredo e promozione del “percorso di mezzo” denominato “Acque alte”. La percorrenza ciclabile individuata si snoda tra l’Oglio e il Po, per oltre 25 km, lungo il tracciato del Canale Acque alte che, come è noto, origina nei pressi di San Daniele Po per confluire in Oglio, non lontano da Gazzuolo. Di fatto connette due piste ciclabili di valenza nazionale e regionale come Vento e Brezza, appoggiandosi al corridoio ecologico di terza classe rappresentato dal Canale Acque alte, realizzato dal Consorzio Navarolo, negli anni ’20 del secolo scorso. Nel tratto centrale, se ne distacca per congiungere gli abitati di Rivarolo Mantovano, Casteldidone, San Giovanni e Solarolo Rainerio, utilizzando strade vicinali di origine medievale.
L’intervento ha lo scopo di valorizzare i territori dei tre Comuni, che partecipano congiuntamente al progetto, e mira a migliorarne la fruibilità, nonché a rivalutare i luoghi caratterizzati da valenza naturalistica o architettonica situati lungo il percorso ciclabile. Citiamo il Centro storico di Rivarolo Mantovano, antico “Rivarö?l fö?ra”, probabile deformazione del termine longobardo “fara”, ma celebre per i sui trascorsi gonzagheschi o il prossimo Cividale, il cui toponimo si qualifica per un prefisso originante dal latino “civitas” (comunità) ed un suffisso derivante dal germanico “dal” (valle). E poi ancora i castelli (il “mot” di Casteldidone), i mercatali come quello di San Martino dall’Argine probabile derivazione da “aggere” (in campo) e la stessa Piazza gonzaghesca di Rivarolo Mantovano), le chiese antichissime come San Zavedro, che la tradizione popolare fa risalire alla regina Teodolinda, e San Pietro, ma anche le ville rinascimentali come la Villa Medici del Vascello, ancora permeata dalla fama della dama dell’ermellino, e il celebre Castello Mina della Scala.
La ciclovia lambisce, dopo il paese di Belforte, l’oasi paludosa delle Margonare, all’altezza della quale si diramano altri percorsi secondari che permettono di raggiungere, oltre alla riserva stessa, i paesi di San Martino dall’Argine e Bozzolo. Lungo il percorso si attueranno interventi puntuali, attrezzando aree di sosta e posizionando segnali informativi e di indicazione, oltre ai tre interventi principali previsti uno per ogni Comune.
Nel comune di Rivarolo Mantovano verranno attrezzate due aree di sosta presso le cappelle rurali della Madonna dell’Aviere (all’intersezione con la strada per Bozzolo) e del Carmelo (in località Lame) e verrà attrezzato il parcheggio dietro la Casa di Riposo Tosi Cippelletti. Nello specifico, qui, nell’area fuori le mura, in corrispondenza dell’incrocio di Via Piave con Strada Capolavia, è già esistente un parcheggio per circa una ventina di automobili. L’area di sosta verrà riqualificata e attrezzata con totem informativo, rastrelliera per biciclette e colonnina per la ricarica di autoveicoli elettrici. La colonnina, sarà dotata di software e connessa alla rete delle colonnine di ricarica presenti sul territorio nazionale, identificabili telematicamente.
Il Comune di San Martino dall’Argine, nell’area facente parte della zona umida tutelata delle Margonare, ha invece previsto la riqualificazione e sistemazione dell’area posta all’ingresso dell’oasi, raggiungibile da via Cà dei Marcotti. È prevista la sistemazione del fondo del percorso di ingresso e la realizzazione di nuovi stalli di sosta, oltre ad interventi di riqualificazione mediante attrezzature (staccionate, segnaletica, totem informativi, portabiciclette).
Nel centro abitato di San Giovanni in Croce, sulla via principale via Grasselli Barni, si prevede di ricavare una postazione di sosta con colonnina di ricarica automezzi e biciclette elettrici in fregio alla pista ciclopedonale esistente. L’area verrà attrezzata con nuovo totem informativo e rastrelliera in acciaio corten.
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