Cronaca

Rotary CVS, conviviale con Lamborghini e il mito del Toro rosso

La serata rotariana, perfettamente organizzata dal prefetto Stefano Bozzetti, è stata apprezzata dai tantissimi soci presenti, fra i quali ricordiamo il “decano”, sempre mitico Aurelio Soncini

SABBIONETA – Fabio Lamborghini, nipote del mitico Ferruccio, creatore delle supercar più amate al mondo, è stato il prestigioso ospite alla conviviale del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta di lunedì 14 settembre, la prima ufficiale del neo-presidente Vincenzo Corbisiero: il relatore, vero esperto (e sincero amante) della vita dello zio e di tutte le sue ‘creature’ industriali, ha raccontato le fasi salienti dell’esistenza, le intuizioni e le sfide di un uomo che ha saputo fare del suo ‘pallino’ per la meccanica un vero impero, i cui devoti adoratori occupano tutti gli angoli della terra.

Partito dalla costruzione di trattori, competitivi perché realizzati ed alimentati con nuove tecnologie di sua invenzione, e venduti a costi decisamente inferiori a quelli applicati da Fiat e Landini, Ferruccio Lamborghini ha poi trovato la via che gli ha spalancato imperitura gloria: nel 1963, la nascita delle prime auto. La 350 GTV, poi… il design favoloso della Miura, la Countach ‘arrivata dallo spazio’, con la rivoluzionaria apertura laterale delle portiere, e poi Espada, Islero, Jarama, Urraco…

Le star del jet-set, i film hollywoodiani, i miliardari del mondo le scelgono come status symbol, come icone di stile e performance, di eccellenza italiana. Frank Sinatra ad una cena disse: “Se vuoi essere qualcuno, compra una Ferrari; se sei già qualcuno, compra una Lamborghini”.

Nel 1973 Ferruccio cede l’azienda e si ritira in Umbria, dove si dedica ai vigneti, la nuova vita dell’uomo del Toro: era il suo segno zodiacale (era nato il 28 aprile 1916), è il simbolo che compare sulle sue supercar, e di tori sono i nomi delle sue splendide auto. E sicuramente anche il suo carattere doveva essere caparbio, forte e tenace come quello di un toro.

Ferruccio Lamborghini è morto improvvisamente nel febbraio del 1993: un museo ne ricorda onore e gesta.

La serata rotariana, perfettamente organizzata dal prefetto Stefano Bozzetti, è stata apprezzata dai tantissimi soci presenti, fra i quali ricordiamo il “decano”, sempre mitico Aurelio Soncini, Alex Cerioli che ha donato al relatore un assaggio dei suoi vini, Stefano Saviola, la cui azienda ha fornito a tutti i presenti confezioni di gel igienizzante, il rappresentante del Distretto Rotary 2050 Daniel Damia, Enrico Torresani del Lions Viadana, e i ragazzi del Rotaract con il presidente Christian Soldi.

Letizia Frigerio

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