Cultura

Il patrimonio delle biblioteche cremonesi diventerà più ricco

L’obiettivo primario del fondo è offrire una misura di sostegno immediato al mercato del libro, salvaguardando la pluralità dei diversi attori che in esso operano, molti dei quali sono stati fortemente colpiti dalle conseguenze della pandemia, e al contempo stimolare una più stretta collaborazione territoriale tra biblioteche, librerie e case editrici.

Il patrimonio delle biblioteche cremonesi diventerà più ricco. Nei giorni scorsi il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha diffuso l’elenco nazionale delle biblioteche che percepiranno nei prossimi giorni il contributo previsto grazie all’istituzione del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali previsto dal decreto-legge n. 34 del 2020 e destinato al sostegno del libro e dell’intera filiera dell’editoria libraria.

Sono ben 62 le biblioteche della provincia di Cremona che potranno usufruire di un budget di quasi 338mila Euro per l’acquisto di libri a stampa. Il fondo complessivo da distribuire sul territorio nazionale è stato previsto nella misura di 30 milioni di Euro ed è stato assegnato a 4786 biblioteche, in prevalenza di pubblica lettura e gestite da enti locali. Tra l’altro, quasi tutte le domande sono state accolte con la previsione di contributi spesso superiori a quelli inizialmente previsti.

L’obiettivo primario del fondo è offrire una misura di sostegno immediato al mercato del libro, salvaguardando la pluralità dei diversi attori che in esso operano, molti dei quali sono stati fortemente colpiti dalle conseguenze della pandemia, e al contempo stimolare una più stretta collaborazione territoriale tra biblioteche, librerie e case editrici. Le biblioteche beneficiarie del contributo dovranno infatti spendere almeno il 70% del contributo ricevuto in almeno tre librerie del territorio.

Per la Rete Bibliotecaria Cremonese 13 biblioteche riceveranno il contributo minimo (2.143,26 Euro), 36 il contributo intermedio (5.000,95 Euro) e 13 il contributo massimo (10.001,90 Euro). La loro suddivisione è stata decisa in base al patrimonio librario della biblioteca richiedente, inteso come numero di libri posseduti. A Cremona hanno ottenuto il contributo massimo la Biblioteca Statale e la Biblioteca del Seminario Vescovile, quello intermedio la Piccola Biblioteca e il Centro di Documentazione Ambientale di via Sesto.

La Rete Bibliotecaria Cremonese, che ha come capofila il Comune di Cremona, ha sostenuto da subito le biblioteche della rete provinciale informando in merito all’uscita del bando e fornendo consulenza ai bibliotecari e agli amministratori per la compilazione delle domande. Giunti alla fase attuativa, la Rete Bibliotecaria sta supportando le biblioteche per chiarire le procedure da seguire, coordinare la scelta delle librerie alle quali rivolgersi e la selezione dei titoli da acquistare, almeno per quanto riguarda le tematiche.

Non sono passaggi semplici, perché il Ministero ha dettato come termini da rispettare il 30 settembre per l’acquisizione delle fatture e il 31 ottobre per la rendicontazione. Proprio per questo gli uffici della Rete sono in contatto con il Ministero per chiarire tali aspetti. E’ una corsa contro il tempo, ma anche un’occasione straordinaria per aggiornare le collezioni delle biblioteche, che spesso hanno sofferto pesantemente le difficoltà di bilancio degli enti locali, diminuendo fortemente o addirittura rinunciando ad acquistare libri. Intanto sono già più di venti le librerie del territorio contattate dalle biblioteche.

L’ELENCO DELLE BIBLIOTECHE

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