Alessia Minotti, gli auguri per la ripresa (e le politiche scolastiche)
La nostra idea di Scuola - si avvia alla conclusione Minotti - poggia sull’inclusività da intendersi nel senso più ampio del termine come integrazione tra scuola pubblica/scuola paritaria
VIADANA – Oggi è la data d’inizio dell’anno scolastico 2020-2021. La Candidata a Sindaco della città di Viadana Alessia Minotti, a meno di sette giorni dal voto, ha voluto augurare un buon anno scolastico agli studenti viadanesi, ai professori ed a tutti gli operatori scolastici (ATA).
“Il sistema educativo-scolastico viadanese, anche in ragione della vastità territoriale, è variegato, complesso e al tempo stesso ricco quanto all’offerta formativa proposta alla cittadinanza – esordisce Minotti – Ad iniziare dai Nidi d’Infanzia, che la più recente normativa colloca tra i servizi educativi in luogo della precedente classificazione quali servizi assistenziali e di cura, a tutta la fascia 0-6 anni che coinvolge le Scuole d’Infanzia pubbliche e paritarie -Istituto Figlie dell’Oratorio- per poi passare al I° ciclo d’istruzione, che registra la presenza di 3 Istituti comprensivi dotati di autonomia –Istituto Parazzi/Istituto Vanoni/Istituto San Matteo Dosolo Pomponesco-, e al II° ciclo con il polo scolastico “E. Sanfelice” e l’istruzione professionale offerta dall’Istituto IAL Lombardia.
Il nostro programma – prosegue Minotti – intende investire concretamente nella scuola pubblica facendo rete con gli istituti paritari che contribuiscono all’offerta scolastica territoriale e puntando ad un’offerta scolastica di qualità, aperta alle nuove tecnologie, inclusiva e reale luogo di incontro nonchè percorso comune per i nostri studenti e le loro famiglie.
Per quanto concerne le competenze dell’Ente Locale la norma -L. 23/1996 in materia di edilizia scolastica- pone a carico delle amministrazioni comunali gli oneri inerenti il primo ciclo d’istruzione (Infanzia-Primaria-Secondaria I°grado) ed è proprio questo l’ambito nel quale intendiamo intervenire con azioni miranti a offrire risposte concrete alla storica carenza di spazi in termini di aule, impianti sportivi, laboratori e luoghi assembleari.
Da questo punto di vista l’attuale stato di emergenza epidemiologico-sanitaria ha ulteriormente contribuito – prosegue nel Merito Minotti – ad evidenziare carenze non più trascurabili che vanno di pari passo con la necessità di investimenti tecnologici per potenziare le reti di connessione necessarie e supportare le piattaforme informatiche in dotazione alle scuole.
Dunque interventi di ristrutturazione e messa a norma dei plessi scolastici con attenzione rivolta al risparmio energetico, ammodernamento degli arredi e, dall’altro, investimenti tecnologici per potenziare il ricorso alla tecnologia digitale. L’esperienza recente insegna che tali investimenti sono di vitale importanza per assicurare servizi anche in situazioni d’emergenza come le scuole hanno dimostrato proponendo percorsi formativi tramite DAD -didattica a distanza -.
In questa direzione siamo confortati anche dalla consapevolezza che le risorse finanziarie -statali e regionali – non mancano, si tratta semplicemente di saper cogliere tempestivamente le innumerevoli opportunità , finalizzarle ed indirizzarle con solerzia su obiettivi chiari e condivisi. Serve dunque una macchina organizzativa competente e pronta.
Riteniamo dunque che l’Assessorato all’Istruzione rivesta un ruolo importante e strategico in quanto, oltre a veder coinvolte le necessità degli studenti, intercetta le esigenze delle famiglie coinvolgendo una platea di attori sociali che assieme si fanno carico del “nucleo familiare” nel suo complesso. L’Assessorato all’Istruzione deve porsi in dialogo costante non solo con il mondo scolastico ma anche con il privato sociale e l’associazionismo affinchè l’esperienza formativa degli alunni e dei ragazzi possa avvenire e completarsi anche presso agenzie formative non strettamente istituzionali consentendo un’esperienza scolastica per così dire “diffusa”. In questa direzione ci orienta anche la più recente normativa in tema di co-programmazione e co-progettazione con il terzo settore di cui il D.lgs. 117/2017 offre uno degli strumenti tecnici.
Il processo educativo del bambino inizia al Nido d’Infanzia che con la più recente riforma -L. 107/2015 cd “della buona scuola”- e i successivi decreti applicativi assume ora valenza espressamente educativa e formativa, non più misura di welfare, diventando parte integrante del Sistema Integrato dei Servizi 0-6 anni assieme alle scuole la cui regia, ai sensi del D.lgs. 65/2017, viene assegnata agli Enti Locali. Ai Comuni infatti, per tramite delle Regioni che ne definiscono i criteri di riparto, viene destinato un fondo statale ad hoc con lo scopo di istituire un sistema scolastico integrato per la fascia d’età 0-6 anni.
La programmazione di Regione Lombardia cui, per comunanza di intenti, aderiamo indica tra gli obiettivi della XI^ legislatura le tematiche dell’ inclusione, della conciliazione tra tempi familiari/tempi di lavoro, del sostegno al reddito familiare con la misura “Nidi gratis” e del consolidamento dei Servizi Integrativi 0-6 anni. E’ dunque nostro intendimento, cogliendo anche l’opportunità dei co-finanziamenti regionali in materia, realizzare assieme ai Dirigenti scolastici un Polo per l’infanzia favorendo da un lato la stabilizzazione delle sezioni “primavera” presso le scuole d’Infanzia e costituendo dall’altro un comune coordinamento pedagogico che, avvalendosi di risorse qualificate, sia di sostegno alla programmazione del nostro Nido aprendo lo stesso ad un dialogo costante in continuità con le scuole d’infanzia. Un’occasione dunque di confronto, scambio di buone prassi e di esperienze comuni all’insegna dell’inclusione.
L’optimum ed al contempo il traguardo che ci poniamo per il nostro territorio è quello di proporre per la fascia d’età 0-6 anni un’offerta di servizi alternativi anche con sperimentazione presso le strutture gestite direttamente dal Comune di nuove modalità educative quali spazi gioco, centri per bambini e famiglie alla stessa stregua in cui si intende favorire, a livello di scuola primaria e secondaria I° grado, l’integrazione della scuola con agenzie formative non formali.
La nostra idea di Scuola – si avvia alla conclusione Minotti – poggia sull’inclusività da intendersi nel senso più ampio del termine come integrazione tra scuola pubblica/scuola paritaria, tra attività educativi e formativa dentro/fuori la scuola, integrazione-coordinamento tra Comune-Scuola-Terzo Settore-Agenzie Formative territoriali.
In relazione a queste ultime è inoltre nostro obiettivo potenziare il legame con le Istituzioni culturali del territorio quali Associazioni musicali, Biblioteca, Museo Civico le cui attività da sempre costituiscono parte di un’offerta formativa che completa il curriculum scolastico con laboratori didattici a carattere musicale, artistico, letterario adattati alle fasce d’età”.
“Auguro infine a tutti un buon inizio di scuola e ringrazio tutte i vari Istituti i quali, con l’ufficio scuola, sottodimensionato perché composto purtroppo solo da due dipendenti, hanno collaborato per organizzare al meglio i trasporti e i servizi scolastici”.
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