Cultura

Campagna elettorale a Viadana, la scuola secondo Viadana Democratica

Le varie fasi dell'emergenza sanitaria hanno scandito l'importanza che il normale corso delle lezioni scolastiche mantiene su più livelli anche se talvolta la percezione che si ha sembra andare nella direzione opposta. Ne parla la candidata consigliere Mara Saccani, in quota "Viadana Democratica" che accompagna la candidatura di Silvio Perteghella...

VIADANA -Le varie fasi dell’emergenza sanitaria hanno scandito l’importanza che il normale corso delle lezioni scolastiche mantiene su più livelli anche se talvolta la percezione che si ha sembra andare nella direzione opposta. Ne parla la candidata consigliere Mara Saccani, in quota “Viadana Democratica” che accompagna la candidatura di Silvio Perteghella:

“Non respira, non conta più nulla, arranca, è povera,marginalizzata,i suoi edifici crollano… ignorata, violentata dai nostri governanti che hanno cinicamente tagliato le sue risorse e non credono più nell’importanza della cultura e della formazione che essa deve difendere e trasmettere… (da “L’ora di lezione” di Massimo Recalcati Einaudi 2014)

Voglio partire da questa autorevole citazione perché la Scuola, per chi se ne prenderà “cura” nel Governo locale, deve diventare un chiodo fisso, affinché, quel profondo malessere, ben descritto da Recalcati, sia d’ ispirazione per il nuovo Assessore all’Istruzione.

Sarà un compito ardito  – sottolinea Saccani – perché l’agire del Comune è, per molti aspetti, ultimo a livello Istituzionale ma non certo per importanza. Per un assessorato esistono dei riferimenti di legge e dei mezzi interessanti che possono ridurre lo smarrimento della Scuola descritto nel ritratto del noto psicanalista.

L’educazione è un complesso fenomeno di interazioni da cui non va escluso l’ambiente fisico. Il luogo e l’architettura scolastica , in cui vi si strutturano gli spazi interni, entrano a pieno titolo nel progetto formativo in cui i protagonisti che vi si muovono, riflettono il codice comunicativo dell’azione educativa, didattica e cognitiva. Negli ultimi 30 anni il dibattito sul ruolo e il contributo degli spazi educativi/ambienti di apprendimento nella costruzione dello sviluppo cognitivo si è fatto ricco di interventi e di esperienze , prima nel nord Europa poi lentamente e in maniera episodica anche nel nostro paese.

Che gli spazi abbiano valenza educante non è una novità, ne erano pienamente convinti illustri pedagogisti di ieri e di oggi come: Froebel, Freinet, Montessori, Ciari, Malaguzzi solo per ricordarne alcuni. Gli spazi saranno necessari anche per ripensare ad attività didattiche plurali, fatte di tempi più lunghi in cui i nostri/e ragazzi/e possano allentare il rapporto, sempre più pervasivo con i mezzi di cominicazione ormai anche nelle mani dei più piccoli.

Cosa fare?

L’Ente locale come può contribuire e agevolare la costruzione di “teste ben fatte”, e di una comunità che mette al centro i/le bambini/e e i/le ragazzi/e?

Il punto di partenza è un metodo di lavoro che va realizzato nel costante e franco rapporto di collaborazione con le Istituzioni scolastiche, coi Dirigenti, e gli organi collegiali deputati alla loro gestione. Il programma di Viadana Democratica recita al capitolo Scuola: “conoscere tutte le problematiche e individuare le reali esigenze relativamente agli immobili, arredi, strumenti didattici per poter garantire un supporto adeguato alle situazioni di disagio sociale e culturale eventualmente presenti”.

L’assessore ha, a sua disposizione, gli strumenti legislativi. A Viadana, l’edilizia scolastica è ancora un punto debole, richiede interventi urgenti persino sul basilare piano della sicurezza!

Vorrei citarne alcuni:

*le condizioni della Scuola per l’infanzia di Carrobbio (costruzione risalente ai primi decenni del secolo scorso) balzate alle cronache locali(vedi OglioPo news del 30 gennaio del 2014) per le infiltrazioni d’acqua così copiose da costringere il personale ad usare dei catini!

*la Scuola Media Parazzi per le condizioni in cui versano: i bagni, le porte, gli infissi e gli avvolgibili o la semplice tinteggiatura delle aule, di cui l’ultima risale al 1997! Neanche al garage si destina tanta trascuratezza!

In un recente Consiglio Comunale l’edificio è stato oggetto di un’ interrogazione di Silvio Perteghella, a proposito dei crolli di intonaco e di parte del cornicione avvenuti, a giugno 2020, sul prospetto dell’ingresso principale.

*la scadente manutenzione degli spazi scolatici esterni: recinzioni, cortili, aiuole, giardini.

*la tanto attesa realizzazione del secondo lotto della scuola primaria di Cogozzo- Cicognara.

Queste sono competenze dell’ente locale previste da DL n° 297 del 16/04/1994 ed in particolare art.85 del suo Titolo IV.

Come concretizzare gli interventi? Con quali soldi?

Nel dibattito elettorale di questi giorni si parla di amministrazione pubblica e di fondi europei. Per agevolare le diverse istituzioni pubbliche preposte alla gestione e al finanziamento dell’edilizia scolastica: Enti locali, Regioni e Ministeri e Banca di Investimento, esiste il sistema GIES(Gestione Interventi Edilizia Scolastica) che mette a disposizione on-line i moduli sulle procedure amministrative legate all’edilizia scolastica e sul nuovo Codice degli Appalti Pubblici.

Mi fermo qui, non amo i proclami, non apprezzo le inutili borse della spesa senza pane e senza latte. In 42 anni di lavoro, da docente – conclude – , ho sentito tante dichiarazioni di intenti almeno quanto il numero delle delusioni accumulate”.

redazione@oglioponews.it

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