Cultura

La biblioteca come sala espositiva: a Casalmaggiore ecco le opere dell'artista Ettore Vezzosi

Attualmente frequenta il terzo anno della scuola di Scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera. Il suo lavoro lo porta ad un contatto diretto ed immersivo con la materia, ricerca che gli permette di caratterizzare le sue opere con appunto una vibrante matericitá, che diventa il filo conduttore nell’affrontare diverse tematiche.

CASALMAGGIORE – Ettore Vezzosi, che con dedizione totale si adopera con originalità nell’arte plastica, sta esponendo le sue opere nello spazio emeroteca della Biblioteca Mortara di Casalmaggiore. Questa iniziativa è stata voluta e promossa da Francesco Vitale e dal Circolo Ceramicarte, di cui fa parte il giovane artista. Ogni mese a turno verranno esposte opere originali degli associati. Ettore Vezzosi è un giovanissimo: nasce infatti a Casalmaggiore il 29 novembre 1998. Si diploma nel 2017 al Liceo artistico “P. Toschi” di Parma, e da subito inizia a partecipare a diversi concorsi.

Nel 2013 partecipa assieme ad altri studenti Del Toschi alla mostra “Il viaggio di Galileo Chini in Siam” tenuta a Salsomaggiore, realizzando decorazioni vascolari ispirate ai motivi in stile Liberty delle Terme Berzieri. Nel 2015 partecipa al concorso Snat “I vestiti di Kronos” per l’ideazione di un mosaico. Nel 2014, 2015 e 2016 partecipa assieme ad altri studenti al progetto “Natale Bercetese” allestendo sculture sospese e dipinti su tavola lungo tutta la cittadina. Nel 2019 espone al Fuorisalone del mobile di Milano con la mostra “art color bike” per l’azienda milanese “Contexto”, presentando la scultura Disequilibri per il tema dell’immigrazione, che viene poi nuovamente esposta a Palazzo Graziani di San Marino in occasione del Giro d’Italia.

Attualmente frequenta il terzo anno della scuola di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Il suo lavoro lo porta ad un contatto diretto ed immersivo con la materia, ricerca che gli permette di caratterizzare le sue opere con appunto una vibrante matericitá, che diventa il filo conduttore nell’affrontare diverse tematiche. Si dedica allo studio e alla ricerca dei linguaggi scultorei attraverso la continua sperimentazione di diversi materiali, tra i quali legno, ferro, cartapesta e argilla. In particolare, avvalendosi della guida e dell’esperienza dell’artista Francesco Vitale – maestro ceramista e presidente dell’ associazione Ceramicarte con sede a Casalmaggiore – Ettore approfondisce lo studio delle tecniche di lavorazione della ceramica. Attualmente è in esposizione alla biblioteca civica A. E. Mortara di Casalmaggiore con un gruppo scultoreo in cartapesta ispirato alle forme e allo spiritualismo delle stalattiti e stalagmiti.

-Descrizione Opere-
Le opere si basano su una ricerca della verticalità costruttiva, ossia il continuo movimento verso l’alto, che porta la materia pulsante a dare vita a forme spontanee e dinamiche. Vari studi hanno spinto il mio percorso verso la struttura delle stalattiti e delle stalagmiti, ossia le conformazioni calcaree che crescono in modo speculare l’una verso l’altra grazie al cadere costante di una goccia d’acqua – ricca del suddetto minerale – sempre dalla stessa fessura nella roccia, dando origine a spettacolari giochi materici. Dopo vari studi ho trovato la similitudine con stalattiti e stalgmiti, in quanto quella sopra continua, goccia dopo goccia a far crescere l’alta e quindi a muoverla verso se stessa (l’alto) fino a che non si raggiungono e, anche a quel punto, il processo non si ferma.

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