Coronavirus, 15 ricoverati a Cremona. Canino: 'Crescono, ma situazione sotto controllo'
“C’è preoccupazione per questo incremento di ricoveri ma credo che sia lo strascico di un Ferragosto fuori controllo” commenta ancora Canino. “Fortunatamente, almeno per ora, non ci troviamo ai livelli di febbraio, quando arrivava un paziente dietro l’altro. Tuttavia è comunque una situazione delicata e siamo in allerta costante".
Sono 15 i pazienti attualmente ricoverati per Covid presso l’ospedale di Cremona, di cui cinque più gravi in Pneumologia (sottoposti una leggera ventilazione artificiale) e 10 in Malattie Infettive: numeri che crescono di giorno in giorno ma che comprendono anche malati provenienti da Crema e da Codogno. La situazione, fa sapere il direttore sanitario Rosario Canino, “per il momento è sotto controllo”. Per ora non ci sono pazienti particolarmente gravi, nessuno ricoverato in terapia intensiva, ma l’allerta è comunque alta.
“C’è preoccupazione per questo incremento di ricoveri ma credo che sia lo strascico di un Ferragosto fuori controllo” commenta ancora Canino. “Fortunatamente, almeno per ora, non ci troviamo ai livelli di febbraio, quando arrivava un paziente dietro l’altro. Tuttavia è comunque una situazione delicata e siamo in allerta costante. Ci rincuora il fatto che il numero di tamponi effettuati ogni giorno è alto, ma il numero di positivi è sempre basso”.
Un’altra grande incognita sarà la partenza delle scuole, che un po’ preoccupa le istituzioni sanitarie. “Tuttavia sono abbastanza fiducioso che il corpo insegnanti e la scuola sapranno garantire le prescrizioni di sicurezza e confido anche nel buon senso dei ragazzi. Inoltre rispetto a febbraio ora siamo in grado di individuare i casi all’inizio, e questo ci favorisce nella cura senza contare che l’età media dei malati si è abbassata e i pazienti sono più giovani e quindi meno fragili”.
Naturalmente la situazione resterà sotto controllo solo a patto che i cittadini continuino ad agire con responsabilità, rispettando le tre regole fondamentali: mascherine, distanziamento e lavaggio mani. “E’ l’unico modo per limitare la circolazione del virus” continua il direttore sanitario. “Senza queste precauzioni il rischio è di ripiombare nel caos dei mesi scorsi. Lancio un monito alla popolazione: non abbassare la guardia”.
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