I volontari (non tutti) sono i Viadanesi dell'anno: premio assegnato il 10 settembre
Erano candidati al premio (previa segnalazione entro il 13 luglio) Pietro Avigni (giovane ricercatore) e Leonardo Flisi, il celebre nonno Leo, ma alla fine la commissione ha valutato che la candidatura più meritevole, anche perché attuale, fosse quella dei volontari: a loro andranno 333 euro a testa, che saranno probabilmente devoluti in beneficenza.
VIADANA – Il premio Viadanese dell’anno sarà al plurale in questo 2020: e andrà ai volontari in prima linea contro il Covid. In particolare a tre persone, in rappresentanza però dell’intera categoria del volontariato: il premio sarà infatti assegnato ad Alberto Martelli, Ettore Bergamaschi e Patrizia Vezzani, presidenti di Croce Verde, Protezione Civile e Croce Rossa, sempre per la zona di Viadana e dell’Oglio Po.
I sodalizi si sono dati da fare per aiutare la popolazione, investendo tempo e la giusta dose di coraggio per andare a trovare le famiglie in difficoltà con la spesa o con le esigenze quotidiane.
Il premio di quest’anno segue le polemiche suscitate dal mancato riconoscimento anche all’ARCES di Viadana, che ha svolto le stesse mansioni delle altre tre associazioni. Formalmente escluso perché ‘non segnalato’, in un regolamento che non fa altro che rimarcare un’ingiustizia sostanziale alla quale la commissione non ha voluto porre rimedio.
Giovedì 10 settembre, festa del patrono di San Nicola da Tolentino, avverrà la consegna al MuVi. Erano candidati al premio (previa segnalazione entro il 13 luglio) anche Pietro Avigni (giovane ricercatore) e Leonardo Flisi, il celebre nonno Leo, ma alla fine la commissione ha valutato che la candidatura più meritevole, anche perché attuale, fosse quella dei volontari: a loro andranno 333 euro a testa, che saranno probabilmente devoluti in beneficenza, oltre al diploma di Viadanese dell’anno.
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