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Sabbioneta, il caso della prima media con 29 alunni tra promesse non mantenute e docenti a tempo

"Dobbiamo invertire la rotta per migliorarla. Perché dopo le promesse arrivate si è deciso di non dividere più una classe da 29 alunni alla Secondaria di Sabbioneta, con all’interno problematiche, che d’ufficio dovrebbe essere divisa in due sezioni?”.

SABBIONETA – Si sono scannati su tanti temi, a Sabbioneta, maggioranza e minoranza, specie quella parte di opposizione che fa comunque capo a un centro-destra, che nei valori di base racchiude anche il sindaco Marco Pasquali. Ma alla fine sulla scuola tutti vanno d’accordo. Il primo cittadino, infatti, ha sposato la causa di Lorena Ghezzi, che non solo è consigliere comunale di opposizione, ma è anche presidente del Consiglio d’Istituto.

Il problema centrale è quello della nuova classe di prima media che, stando alle iscrizioni, dovrebbe essere composta da 29 alunni: tanti anche in condizioni normali per una classe sola, decisamente troppi in tempo di Covid. “I nostri figli non sono numeri – ha scritto Ghezzi andando all’attacco – non sono proporzioni. Oggi c’è la brutta abitudine di sostituire le persone con i numeri. La “buona scuola” (per il Ministero) è solo numeri, grafici e proporzioni, in secondo piano passa il buon senso. Dobbiamo invertire la rotta per migliorarla. Perché dopo le promesse arrivate si è deciso di non dividere più una classe da 29 alunni alla Secondaria di Sabbioneta, con all’interno problematiche, che d’ufficio dovrebbe essere divisa in due sezioni?”.

Il retroscena è presto svelato: a giugno era stato comunicato a tutti i genitori che il Provveditore avrebbe assegnato i docenti (organico di fatto) per poter avere due sezioni. “Noi genitori eravamo tutti contenti e tranquilli – spiega Ghezzi – anche perché il Ministro Azzolina convalidava con le sue affermazioni di nuove assunzioni quanto a noi era stato detto dal Dirigente dell’istituto Comprensivo. Tuttavia con l’assegnazione dell’organico “di fatto” ad agosto, a Sabbioneta non è stato assegnato nessun docente, però è stato promesso sia dal nuovo Provveditore sia dal Dirigente scolastico l’organico Covid”.

L’organico Covid nel concreto è rappresentato da docenti che vengono assegnati nei plessi solo per l’emergenza Covid, dunque a tempo determinato, per il potenziamento. Finita l’emergenza Covid, i docenti nominati terminano il loro servizio. Si ritorna con una classe di 29 alunni. “Come Presidente del consiglio d’istituto, rappresentante dei genitori – conclude Ghezzi – mi sento presa in giro e non mollo: la classe prima della secondaria va divisa in due sezioni in via definitiva: perché siano seguiti meglio e per rispetto delle normative. I nostri ragazzi hanno il diritto di poter imparare nel migliore dei mondi e, non dividendo la classe, i nostri ragazzi questo diritto lo perdono”.

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