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Salvini a Viadana, da Minotti il benvenuto con fair play: "Ma non sarò in piazza o i suoi parlerebbero di provocazione"

“Posso già anticipargli - spiega Minotti - che, se i cittadini viadanesi dovessero accordarmi il privilegio di amministrare questa città, gli scriverò subito dopo. Così come scriverò ai principali attori della politica nazionale e regionale per attirare la loro attenzione sui problemi di un territorio abbandonato e dimenticato che sogno di costruire il proprio rilancio".

VIADANA – E’ il giorno di Matteo Salvini a Viadana: il leader della Lega è attesa nel comune mantovano alle ore 19 di mercoledì pomeriggio, per tirare la volata a Nicola Cavatorta. Una visita non banale, perché Salvini arriverà su un campo potenzialmente minato, con le due anime della Lega da sempre in lotta: la “nuova” Lega rappresentata proprio da Salvini e la “vecchia” Lega Nord, con Gianni Fava che invece sostiene Alessia Minotti. Il centro di Viadana, per motivi organizzativi, sarà chiuso dalle 12 fino alla ripartenza del leader leghista.

Ed è proprio Minotti a dare il benvenuto al “Capitano”, spiegando alcuni retroscena interessanti: “Benvenuto a Viadana Matteo Salvini. Avrei detto la stessa cosa a qualsiasi altro leader politico che fosse arrivato a Viadana in questi giorni (e non solo in questi giorni). Sarei sinceramente anche andata ad ascoltarlo in piazza, ma le condizioni attuali non me lo permettono. Il clima di odio e rancore nei miei confronti da parte di alcuni degli animatori della sua lista locale non mi consentono di partecipare ad un evento senza che questo possa essere strumentalizzato e derubricato a provocazione. Credo che quando un politico nazionale dedica interesse al nostro territorio questo vada sempre apprezzato e osservato con attenzione”.

“Posso già anticipargli – spiega Minotti – che, se i cittadini viadanesi dovessero accordarmi il privilegio di amministrare questa città, gli scriverò subito dopo. Così come scriverò ai principali attori della politica nazionale e regionale per attirare la loro attenzione sui problemi di un territorio abbandonato e dimenticato che sogno di costruire il proprio rilancio e che purtroppo ha bisogno del sostegno di tutti. A prescindere dalle collocazioni ideologiche di chi ne voglia valutare la situazione, oggi Viadana è percepita da tutti come un luogo in sofferenza. Uno dei tanti forse dello Stivale, ma uno dei pochi per i quali la situazione è inedita. In altri tempi abbiano pensato di non aver bisogno di nessuno, di poter essere autosufficienti. E ci eravamo sbagliati”.

“Oggi serve l’impegno di tutti – conclude Minotti – e quindi saluto con favore l’avvento di chiunque onestamente si ponga a servizio di un disegno che riporti Viadana e l’Oglio Po ad essere quello che sono stati. Un luogo di prosperità e sviluppo. Il luogo nel quale siamo cresciuti e che abbiano imparato ad amare e che oggi non è più. Un luogo inclusivo che accoglie tutti a braccia aperte, sapendo dare ad ognuno le giuste opportunità. Quindi benvenuto a Matteo Salvini e a tutti quelli che da qualsiasi angolazione politica vorranno fare altrettanto. Avrei avuto alcune domande da rivolgergli,  ma sono sicura che in futuro ne avremo tempo e possibilità. Per ora lasciamo scegliere ai viadanesi”.

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