Via Postumia, settima tappa sino a San Stino di Livenza. Il racconto di Andrea
Arriverà a Genova. E ci arriverà percorrendo la via Postumia, i suoi piccoli comuni. Incrociando migliaia di sguardi e diffondendo il verbo. Se vuoi puoi. Se ci credi vai avanti. Se hai coraggio puoi affrontare le difficoltà
SAN STINO DI LIVENZA – Una tappa interiormente significativa. E dirlo mentre la parte più sollecitata è il corpo non è un controsenso, soprattutto conoscendo Andrea Devicenzi ed il suo modo d’essere. Spirito curioso e introspettivo, affascinato sempre da tutto ciò che è nuovo ma pure capace di posare lo sguardo sulle piccole cose, quelle che in genere non guardiamo o sfuggono. Lo fa con il suo corpo, lo fa con tutto ciò che è fuori.
Come per le altre tappe anche questa volta Andrea ha pubblicato un resoconto della sua impresa: il diario ed il video che vi proponiamo. Siamo arrivati pure noi con lui alla settima tappa, e seguiremo tutte le altre.
Andrea sta camminando: non saranno tappe lunghissime, non ci sono salite ma il caldo è forte ed aumenta la fatica, l’asfalto di certo non agevola chi cammina e chi lo fa con l’ausilio di stampelle è ancor più sollecitato. E’ vero, lui ha le katana che lo aiutano. Ma pure le katana senza la sua convinzione, i suoi muscoli e soprattutto quella capacità di trovare sempre le energie per andare oltre (quelle mentali) sarebbero inutili.
Arriverà a Genova. E ci arriverà percorrendo la via Postumia, i suoi piccoli comuni. Incrociando migliaia di sguardi e diffondendo il verbo. Se vuoi puoi. Se ci credi vai avanti. Se hai coraggio puoi affrontare le difficoltà. Non sempre vincere magari, ma arrivare (o fermarsi) con la convinzione di aver dato tutto, e sino in fondo. E questa – che poi è la verità che lui insegna – vale più di mille traguardi raggiunti.
Dopo la nostra digressione, la parola ad Andrea, e al suo bellissimo racconto.
“Settima tappa del mio quarto cammino, la Via Postumia.
Partiti dal centro di Concordia Sagittaria davanti al Duomo, una vera perla del patrimonio del nostro Paese (verrà poi pubblicato sul canale youtube un reportage ad hoc), ci siamo incamminati verso la periferia, consapevoli che questa sarebbe stata una tappa quasi interamente vissuto tra campi, pensieri e solitudine.
Le medicazioni fatte alle mie ferite nel pomeriggio e sera, hanno dato i loro frutti e tranne qualche breve tratto di fortissimo caldo, non mi hanno dato noia. Sicuramente ho imparato a non trascurare anche le più piccole ferite perché in ore e ore di cammino, abbinato a sfregamento e sudore, posso poi complicarsi.
Da segnalare sicuramente i due infiniti rettilinei su strade bianche che a pensarci bene non mi hanno annoiato, anzi, mi hanno aiutato a riflettere e pensare.
E’ stata una giornata importante oggi perché rispetto ai giorni scorsi ho sentito il primo click del cammino che per me significa essere andato un po’ più in profondità dentro a me stesso rispetto al giorno prima.
Qual è il segnale? Per me è emozionarmi con semplicità che vivo però in solitudine, senza condivisione e quando mi trovo da solo.
A circa metà percorso, nell’incrocio tra il primo rettilineo sterrato e la strada provinciale, un bar, dove (e spero mi perdoniate), mi sono lasciato ad una brioches e marmellata.
Da li poi la temperatura si è notevolmente alzata e ci son stati momenti difficili per sudore e temperatura estrema ai palmi delle mani costringendomi a più soste di alcuni secondi.
Poca la gente incontrata essendo strade in cui non si incontrano abitazioni ma un incontro che ne vale tanti in cui una coppia ci ha gentilmente offerto acqua ma soprattutto acqua e menta.
Potrà sembrare banale, ma quando nel nulla ed all’improvviso ti offrono un a bevanda fresca e saporita, ha un sapore completamente diversa da quando siamo tranquilli e comodi nelle nostre case.
Una sosta che ci ha portati con energia ed un sorriso in più vorse l’ingresso di San Stino di Livenza e dopo quasi 2 chilometri davanti al Municipio del Paese.
Alle 16 incontro con Il Sindaco Matteo Cappelletto, l’Assessore Stefano Pellizzon, il Presidente di Legambiente Maurizio Billotto ed il giornalista del Gazzettino di Venezia Gianni Prataviera.
Riposo serale e pronti per l’ottava tappa”.
Nazzareno Condina