Salute

Covid, 174 casi in Regione (9 in provincia di Cremona, 8 nel mantovano) e indice salito all'1,6%

Il numero dei casi positivi, come riporta lo stesso Astuti, di quest’ultima settimana (aggiornato appunto a ieri, ndr) è pari a 590, in netta crescita rispetto ai valori rilevati nelle scorse settimane (erano 491, 495, 427 e prima ancora 399).? Nella settimana che si chiude oggi sono stati comunicati circa 51.000 tamponi.

Cresce ancora il numero dei nuovi contagiati in Lombardia, anche se in maniera meno forte rispetto all’incremento tra mercoledì e giovedi, quando si era passati da 90 a 154. Oggi i nuovi tamponi positivi sono 174, risultato di 10.703 tamponi, per cui con una percentuale dell’1,6%. Dei 174 positivi, 9 sono stati accertati in Provincia di Cremona, 8 in provincia di Mantova, mentre 26 vengono definiti “debolmente positivi” e 10 a seguito di test sierologica. In generale, Milano (+54) rimane il territorio più colpito, seguito da Brescia (+28) e Monza e Brianza (+18). Sei i nuovi decessi da Covid registrati da Regione Lombardia, mentre calano i ricoverati (-6), sebbene ci sia stato un nuovo ricovero in terapia intensiva. 97, infine, i nuovi guariti o dimessi, che salgono a quota 75.546.

Rispetto al resto della regione tuttavia la provincia di Cremona registra un andamento più virtuoso e nell’analisi settimanale fatta ogni giovedì sul numero di nuovi contagi, siamo l’unica provincia insieme a Mantova dove si registra come analizza il docente della Liuc – Università Carlo Cattaneo e consigliere regionale del Partito Democratico Samuele Astuti che spiega: “E’ arrivato il momento di mettere in campo tutte le azioni preventive.? Purtroppo la Giunta Lombarda continua a dimostrare le sue carenze organizzative, come dimostrano i ritardi nell’attivazione dei check-point presso gli aeroporti lombardi e la chiusura rispetto ai cittadini di altri regioni.? E’ fondamentale, a questo punto, pianificare le iniziative da mettere in campo per il prossimo mese di settembre, quando riprenderanno le principali attività (in primis le scuole)”.

Il numero dei casi positivi, come riporta lo stesso Astuti, di quest’ultima settimana (aggiornato appunto a ieri, ndr) è pari a 590, in netta crescita rispetto ai valori rilevati nelle scorse settimane (erano 491, 495, 427 e prima ancora 399).? Nella settimana che si chiude oggi sono stati comunicati circa 51.000 tamponi: un valore decisamente inferiore a quello settimanale medio di giugno e luglio (che era di circa 60.000 tamponi a settimana) e comunque molto ridotto rispetto al massimo settimanale raggiunto a maggio con più di 85.000 tamponi. ?La percentuale dei casi positivi sul numero di tamponi efficaci (positivi + negativi) rimane intorno al 2% e anche la percentuale di tamponi positivi per le persone «nuove» sottoposte al test non scende molto al di sotto del 2% (era rimasta sotto questi valori per tutto il mese di luglio). ?Il numero dei decessi settimanali è pari a 11, decisamente superiore al valore rilevato la scorsa settimana (erano 6). Le province si possono dividere in tre gruppi: quelle che sembrano confermare la progressiva diminuzione dei casi positivi (oggi in questo gruppo ci sono solo Cremona e Mantova), quelle che mostrano un andamento altalenante (oggi in questo gruppo ci sono solo Bergamo e Lodi) e quelle che mostrano un andamento crescente rispetto alle settimane precedenti (Brescia, Como, Lecco, Monza, Milano, Pavia, Sondrio e Varese).

Il “monitoraggio a campione delle persone”, per il consigliere dem, potrà “permettere l’individuazione tempestiva di eventuali focolai e così consentire di mantenere sotto controllo l’epidemia”. Per Astuti, però, un monitoraggio “efficace ed efficiente deve essere pianificato con l’opportuno anticipo, dispiegando tutti i mezzi necessari”. “Ci aspettiamo – commenta il professore – che la Giunta Lombarda sappia essere, almeno questa volta, all’altezza della situazione. E’ evidente che il numero di casi positivi sta crescendo: non si può parlare ancora di una ‘seconda ondata’, ma i dati indicano chiaramente una traiettoria che non lascia presagire nulla di buono”.

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