Via Postumia, il viaggio è partito da Grado. Andrea e la 'sua' pianura
Devicenzi non e? nuovo a queste imprese, dove, sempre a piedi ha percorso nel 2016 l’Inca Trail in Peru? per raggiungere il sito archeologico piu? famoso del mondo, il Machu Picchu
GRADO (GORIZIA) – E’ partito ieri il cammino dell’atleta paralimpico Andrea Devicenzi di 930km sulla Via Postumia da Grado, in Friuli Venezia Giulia, a Genova, in Liguria. Amputato alla gamba sinistra all’eta? di 17 anni, affrontera? l’intero tracciato, a piedi, con la sua gamba e le sue insostituibili stampelle “ Katana”.
Devicenzi non e? nuovo a queste imprese, dove, sempre a piedi ha percorso nel 2016 l’Inca Trail in Peru? per raggiungere il sito archeologico piu? famoso del mondo, il Machu Picchu, nel 2018 la Via di Francesco dal Santuario De La Verna fino a Roma e nello scorso anno la Via Francigena del Nord di 1000km da Aosta a Roma.
Un’occasione questa diversa dalle solite per il momento storico che stiamo vivendo.
Devicenzi con la sua squadra documentera? l’eccellenze della sua Pianura Padana; dialoghera? con le amministrazioni locali e dara? voce alle persone che incontrera? in cammino.
Sensibile al mondo della disabilita?, Devicenzi in collaborazione con NCS Lab e La DueDue (che ha ideato e realizzato le sue stampelle Katana), realizzeranno il primo studio scientifico di cinematica dedicato alle persone che utilizzano per vivere le stampelle, il tutto, grazie ai sensori che verranno posti su 8 punti diversi nella parte superiore del corpo di Devicenzi.
l cammino e? supportato da numerosi partner a cui si sono aggiunti Padania Acque, grazie al Presidente Claudio Bodini ed Hertz Italia con la concessione di un’auto della gamma Selezione Italia, utile per la logistica del cammino.
Nel pomeriggio avremo l’occasione di documentare la riserva naturale regionale della Foce dell’Isonzo nella citta? di Grado dove sono presenti 20 esemplari di cavalli di razza Camargue, che ospitera? la partenza dell’impresa di Devicenzi,
“Sara? un cammino ricco di incontri e con la responsabilita? nel documentare quanto la Pianura Padana puo? offrire a chi la visita. Tra tutti i viaggi fatti, complice questo periodo storico di Coronavirus, ritengo che sia il piu? completo che abbia mai realizzato. A differenza degli scorsi anni, saro? supportato in ogni tappa dal video maker Luca Giulio Rovelli e da Bianca Barandoni per la comunicazione, potendomi cosi? concentrare interamente sullo sforzo fisico dell’impresa e contemporaneamente, attraverso foto e video, documentare ogni luogo, monumento, persona che incontrero?”.
Sul sito www.andreadevicenzi.it nella sezione Orme in Cammino tutti i dettagli utili a chiunque di voi desideri informazioni per seguirlo e/o programmare una o piu? tappe al suo fianco in cammino.
Brevemente la STORIA di Andrea
Corre l’anno 1990, all’eta? di 17 anni, Andrea perde per sempre la gamba sinistra in sella alla sua moto in un incidente stradale.
Coricato in un letto di ospedale per mesi e con una gamba in meno, prende il sopravvento nella sua mia vita la parola IMPOSSIBILE.
E’ servito poi molto tempo, ma un passo alla volta (come a lui piace commentare), negli anni e? riuscito piu? volte a sgretolare quel muro grazie alle numerose sfide vinte, ad alcune sconfitte ma soprattutto ai traguardi che ha raggiunto trasformando cosi? la parola IMPOSSIBLE in I’M POSSIBLE…
Pratica sport dall’eta? di 5 anni: Judo, Calcio, Canoa, finche? nel 2007 entra nella sua vita una due ruote a pedale.
Da li a poco partecipera? a gare Internazionali per acquisire punti necessari per accedere alle Paralimpiadi di Londra 2012.
Nel 2010, primo amputato di gamba della storia a riuscirci, conquistera? i 5.602 metri del “Kardlung La” in India, sulla strada carrozzabile piu? alta del Mondo.
Un’avventura che ha acceso in lui una nuova fiamma dentro di me, una nuova passione verso i lunghi viaggi in cui scoprire se stessi, il silenzio, la condivisone, senza nessun avversario all’infuori di se stesso.
Nel 2012 indossa la maglia della Nazionale di Paratriathlon nella quale raggiungera? le vette piu? alte del podio rappresentando la propria nazione per oltre anni.
Nel 2016 si riavvicina alle avventure estreme e vola in Peru?. In sella alla bici percorrera? 1.200 chilometri in 11 giorni dalla Capitale Lima a Cusco ed a piedi, sempre con le sue stampelle, in solitaria, l’Inka Trail per raggiungere il Machu Picchu.
Un’esperienza che lo segnera? positivamente nel profondo, tanto da legarlo in tutti questi ultimi 4 anni al cammino, percependone gran valore umano.
Nel 2018 percorrera? i 500 chilometri della Via di Francesco dal Santuario del La Verna fino a Roma mentre nel 2019, la Via Francigena, 1.000 chilometri dalla Valle d’Aosta fino a Roma.
ANDREA: “Il cammino mi ha arricchito soprattutto grazie alla condivisione e alla conoscenza di altre storie con l’esito che ogni esistenza diventa un modello di resilienza per superare le difficolta? che la vita stessa ci pone, ed ora, in questo difficile 2020, sono pronto per un’altra sfida, targata Via Postumia.”
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