Torre d'Oglio, Luigi Gardini (Noi Amb.Sal.) risponde a Perteghella: "Nuovo Ponte? No"
Abbiamo davanti agli occhi più di una scelta realizzata sul nostro territorio a base di ferro e cemento, costate somme pubbliche ingenti e ad elevato impatto ambientale che giacciono abbandonate ed inutilizzate
VIADANA – Risponde Luigi Gardini, presidente di ‘Noi, Ambiente e Salute’ alla provocazione di Silvio Perteghella che chiedeva ai candidati sindaco un parere relativo alla questione del Ponte di Torre d’Oglio.
“Rispondendo all’appello del candidato Sindaco Silvio Perteghella che sogna un nuovo ponte in ferro e cemento a Torre d’Oglio è chiaro che la reazione non può essere che un bel NO limpido e perentorio. I motivi sono svariati e sono stati sufficientemente proclamati in occasione dell’ultima costosissima ed inutile ristrutturazione effettuata dalla Provincia di Mantova alcuni anni or sono, sostenuti da diverse migliaia di persone costituite in comitato “Salviamo il ponte” e non occorre ripeterli, occorre solo prendere atto che se tale volontà popolare fosse stata accolta avremmo risparmiato risorse e sicuramente il ponte avrebbe mantenuto la sua funzionalità in maniera più costante ed efficace. Invocare un referendum come consultazione popolare per supportare l’idea del candidato Sindaco non mi sembra opportuno poichè quando si è messo mano all’ultima “manutenzione straordinaria strutturale” del ponte ciò ha suscitato una immediata attenzione alla questione e il rispetto dei bisogni della popolazione mantovana che si è espressa in maniera chiara sottoscrivendo un documento condiviso da più di 5.000 persone teso alla conservazione in efficienza del ponte così come era e non per la sua trasformazione mediante l’aggancio della struttura ad un unico approdo, modifica che tra l’altro non garantiva l’utilizzo per tutto il tempo dell’anno. Altre ipotesi erano scartate.
Abbiamo davanti agli occhi più di una scelta realizzata sul nostro territorio a base di ferro e cemento, costate somme pubbliche ingenti e ad elevato impatto ambientale che giacciono abbandonate ed inutilizzate: la Pipeline ad esempio. Per cui invitiamo tutti i candidati sindaci a prendere posizione contraria su questa ipotesi di progetto e a condividere il decalogo di proposte che la nostra associazione ha sottoposto alla loro attenzione dove c’è proprio un punto specifico che riguarda la cementificazione. Il Ponte di Torre d’Oglio è un capolavoro unico di ingegneria; ponte in chiatte immerso nella natura del Parco Oglio Sud, l’unica preoccupazione che si può avere è quella per l’attivazione e la realizzazione da parte del Comune di un progetto di valorizzazione e tutela dell’area adiacente al ponte in maniera che la popolazione possa godersi in tranquillità questo luogo che può diventare ancor più ospitale, con l’invito a chi intende amministrare Viadana ad impegnarsi in maniera che Torre d’Oglio con il suo ponte in chiatte venga riconosciuta e tutelata sotto tutti gli aspetti, a livello nazionale e non solo, come patrimonio culturale, ambientale e monumentale di tutta l’umanità”.
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