Cronaca

Quasi in 1200 rientrati nella Bassa dalle quattro nazioni a rischio 510 i tamponi prenotati ad oggi

Tutto viene lasciato alla responsabilità dei turisti provenienti dall’estero, una situazione oggetto di molte critiche, tanto più che da varie testimonianze risulta che la sanità pubblica non è in grado di somministrare il tampone entro le 48 ore previste dal regolamento regionale. E diverse persone hanno deciso di effettuare privatamente il tampone in uno degli ambulatori diffusi sul territorio.

Sono ad oggi 1184 i residenti dell’Ats Valpadana che si sono autosegnalati come provenienti dai quattro Paesi esteri (Spagna, Croazia, Grecia e Malta) dove il Covid sta avendo una recrudescenza e per i quali il Governo ha imposto misure di controllo dell’eventuale positività. Il dato riguarda il periodo 13 – 17 agosto. Si tratta di persone che in larga misura devono ancora effettuare il tampone che, come noto, in Lombardia non è ancora disponibile negli scali aeroportuali. Per 510 di loro l’Ats ha già fissato l’appuntamento presso una delle Asst di competenza (in alcuni casi l’esame è anche già stato effettuato); gli altri stanno ancora aspettando.

L’isolamento fiduciario per 14 giorni non è obbligatorio e, in attesa di eseguire il test molecolare, la Regione Lombardia ha disposto (ma non in forma coercitiva) “l’adozione di rigorose misure igienico sanitarie previste già dal Dpcm del 7 agosto 2020 con particolare riguardo all’uso continuativo delle mascherine e della limitazione allo stretto necessario degli spostamenti”. Dunque, tutto viene lasciato alla responsabilità dei turisti provenienti dall’estero, una situazione oggetto di molte critiche, tanto più che da varie testimonianze risulta che la sanità pubblica non è in grado di somministrare il tampone entro le 48 ore previste dal regolamento regionale. E diverse persone hanno deciso di effettuare privatamente il tampone in uno degli ambulatori diffusi sul territorio.

Sul tema intervengono i consiglieri regionali Pd Carlo Borghetti e Gianni Girelli: “Ci chiediamo se l’ordinanza della Regione per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta o Spagna sia sufficiente, anche perché le ATS sono in grande difficoltà nel garantire i tamponi a queste persone entro le 48 ore previste. Oltretutto stiamo assistendo nell’ultima settimana a un continuo calo nei tamponi effettuati in Lombardia: perché?! Gallera ha parlato più volte di un potenziale in Regione di oltre 25mila tamponi al giorno. Oggi sono stati poco più di 4mila… Abbiamo visto dalle notizie di stampa che a Roma-Fiumicino i tamponi in aeroporto si fanno già: quanto ci vuole per far partire l’esecuzione dei tamponi in aeroporto anche a Malpensa e negli altri aeroporti lombardi? Non vorremmo che i lombardi che rientrano dalle vacanze fossero dirottati (o si recassero autonomamente) agli ospedali in cerca di tampone, rischiando di veder ripetere l’errore della Fase1, quando le strutture ospedaliere diventarono loro malgrado luoghi di diffusione  del contagio.

“Chiediamo – concludono i consiglieri –  a Fontana e Gallera di sostenere e utilizzare adeguatamente i Dipartimenti di Prevenzione delle ATS, che sono le strutture deputate in primis alla lotta al virus, e ci chiediamo: tutti i dipartimenti di prevenzione lombardi hanno la dotazione effettiva di almeno un operatore 0gni 10mila abitanti per le prestazioni di contact tracing come indicato dal Ministero della Salute?”

“Resta inteso – precisa ancora l’Ats dal proprio sito Internet – che in presenza di sintomi è opportuno contattare con urgenza il proprio medico di base. Rimane pertanto in vigore, per chi proviene da queste quattro Nazioni, l’obbligo della segnalazione del proprio ingresso nel territorio italiano al Dipartimento di Prevenzione dell’Ats competente in base al proprio domicilio”. Il modulo per i residenti dell’Ats Valpadana si trova al link www.atsvalpadana.it

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