La capra racconta anche ai tempi del Coronavirus: torna la Sagra di Fossacaprara
“Durante l’incontro saluteremo - spiegano Sarzi Braga e Chiarini - gli amici francesi di Bordeuax che non hanno potuto partecipare a seguito delle restrizioni sanitarie. Sono i rouleurs de barriques: l’amicizia con la comunità ludica di Fossacaprara sarà così stretta a distanza in modalità web, mantenendo la bella tradizione di gemellaggi nuovi ogni anno".
FOSSACAPRARA – La Capra racconta, ossia la Sagra di Fossa, nel suo ventennale, ai tempi del Coronavirus. Un messaggio per tutti, perché – per dirla col presidente dell’associazione Oltrefossa Roberto Sarzi Braga – fare eventi si può con buon senso e rispettando le regole. Per questo, dal 21 al 23 agosto, ossia nel prossimo weekend, a Fossacaprara, frazione di Casalmaggiore, ci si ritroverà ancora, come gli anni passati, con una formula però nuova. Niente giochi da strada, come nella tradizione, né il palio delle contrade, a causa delle stringenti norme legate alla pandemia in corso, ma comunque la possibilità di momenti conviviali e culinari, oltre che culturali.
Cene raccontante, di fatto, senza snaturare le proprie origini e il proprio Dna. “Non potevamo rinunciare al ventennale – spiega Roberto Sarzi Braga – e soprattutto volevamo dare un messaggio di speranza e buon senso: con la testa si possono comunque organizzare eventi. Basta sapersi gestire, ridurre i posti e saper coccolare l’ospite, mediante anche l’aiuto dei volontari steward, dal suo arrivo alla sua partenza. Ad oggi abbiamo 300 posti a disposizione, la prenotazione è obbligatoria e su sabato abbiamo già il tutto esaurito. Venerdì e domenica, invece, qualche posto c’è ancora”.
E allora vediamo il programma: venerdì alle ore 19 “Vent’anni di Sagra tra argine e cielo”. “Ripercorreremo insieme – spiega Damiano Chiarini dell’associazione – le tappe che hanno caratterizzato la Sagra nella sua dimensione di socialità e valorizzazione della piccola comunità di Fossacaprara. Dopo i saluti istituzionali con la presenza del sindaco Filippo Bongiovanni e di don Giuseppe Manzoni, ripercorremo le tappe con alcuni volontari e il sociologo Prof. Mauro Ferrari”.
Sabato alla stessa ora “Viaggio nell’Europa che gioca”: il gioco e chi lo pratica mantiene viva una tradizione popolare, perché rinnovarsi nelle tradizioni e l’amore per la propria terra sono tesori che si condividono con il divertimento e il piacere di stare insieme. Se ne parlerà con Paolo Avigo ( vicepresidente di AEJST, Associazione europea degli sport e giochi tradizionali), Giuseppe Giacon (AGA Associazione Giochi Antichi, organizzatore del Festival Internazionale dei Giochi di strada di Verona), Valentina Lapiccirella Zingari (SIMBDEA. Società Italiana Museografia e Beni Demoetnoantropologici), prof. Mauro Ferrari (sociologo Ca’ Foscari Venezia). “Durante l’incontro saluteremo – spiegano Sarzi Braga e Chiarini – gli amici francesi di Bordeuax che non hanno potuto partecipare a seguito delle restrizioni sanitarie. Sono i rouleurs de barriques: l’amicizia con la comunità ludica di Fossacaprara sarà così stretta a distanza in modalità web, mantenendo la bella tradizione di gemellaggi nuovi ogni anno”.
Domenica infine alle ore 11 la Messa in ricordo di tutti i volontari e residenti di Fossacaprara deceduti in questi anni. Alle 19, infine, “Un liutaio sul Fiume”: un filo musicale unisce Cremona a Fossacaprara. Un anno fa è venuto a mancare il prof. Mario Federici, liutaio e musicista. “Ci hai insegnato a cercare l’equilibrio e l’armonia nella cose – ricordano da Oltrefossa – l’umiltà e l’intelligenza nell’azione. Ne parleremo con Maria Caruso, cantante e violinista, Gestore e Coordinatrice Culturale del Castello della Musica di Noceto, Alberto Dalla Turca, musicista, prof. Mauro Ferrari con una riflessione dal titolo “Il genio artigiano sul Fiume, a partire da Stradivari”. Tutte le sere spazio alla cucina tipica della sagra, con gli gnoc a la mulinera, ricetta tipica di Fossacaprara, come piatto forte.
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