Ruba portafogli al cimitero di Buzzoletto, 19enne reggiana denunciata dai carabinieri
“Anche per questo episodio stiamo adesso verificando se la ladra individuata possa essersi resa responsabile di altri analoghi reati perpetrati nelle settimane scorse” spiega il Capitano Gabriele Schiaffini, Comandante della Compagnia Carabinieri di Viadana
BUZZOLETTO DI VIADANA – Proseguono senza sosta le attività dei Carabinieri della Compagnia di Viadana relative ai vari furti commessi nelle ultime settimane; furti di vario genere, da quelli in abitazione, alle borse lasciate sulle auto in sosta, a quelli di collanine sottratte attraverso la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”. Proprio ieri infatti i Carabinieri di Viadana avevano comunicato il deferimento all’Autorità Giudiziaria di Mantova di una ragazza classe 1990, nata a Piacenza e residente a Casalmaggiore, per un furto perpetrato mediante “la tecnica dell’abbraccio”.
Oggi invece viene comunicato il deferimento di un’altra ragazza, per il furto di due portafogli avvenuto presso il cimitero di Buzzoletto ai danni di una viadanese, classe 1962, soltanto pochi giorni fa.
La vittima, presentatosi il giorno stesso presso la caserma di Viadana per sporgere formale querela, ha raccontato ai militari che mentre stava facendo visita ai suoi cari al cimitero, notava una ragazza che alle spalle le sottraeva velocemente due portafogli dalla borsa, per poi dileguarsi velocemente. La donna spiegava anche che aveva tentato di inseguire la ladra, ma questa era salita rapidamente a bordo di un’autovettura, una Volkswagen Golf, ripartendo poi a folle velocità.
Nella concitazione del momento nessuno era riuscito a prendere il numero di targa dell’autovettura. All’interno del portafoglio diversi contanti, oltre che i soliti documenti e le carte di credito; oltre al danno patrimoniale anche la seccatura di dover chieder il duplicato dei vari documenti e proceder al blocco delle carte di credito.
Appena ricevuta la denuncia i Carabinieri della Stazione di Viadana, coordinati dal Maresciallo Maggiore Massimiliano Burroni, hanno dato via all’attività investigativa; come nel precedente caso della “tecnica dell’abbraccio”, anche in questa circostanza molto pochi erano gli elementi disponibili, in quanto nessun testimone era riuscito a dare qualche informazione utile, ad esempio riguardo la targa dell’auto o il modello.
Nemmeno le telecamere di sicurezza del comune hanno potuto aiutare, in quanto quella zona, come forse sapeva bene la ladra, non era coperta dalle immagini.
La svolta nelle indagine è però arrivata quando i militari hanno presentato alla vittima un fascicolo fotografico, contenente diverse persone ben conosciute alle forze dell’ordine, e dedite a questo genere di reati; la vittima riconosceva immediatamente la ladra, E.B., una ragazza classe 2001 nata a Guastalla e residente a Poviglio.
La ladra veniva quindi deferita all’Autorità Giudiziaria di Mantova per furto con destrezza.
“Anche per questo episodio stiamo adesso verificando se la ladra individuata possa essersi resa responsabile di altri analoghi reati perpetrati nelle settimane scorse” spiega il Capitano Gabriele Schiaffini, Comandante della Compagnia Carabinieri di Viadana, “e per fare questo saranno utili tutte le informazioni e testimonianze che ci arrivano dai cittadini, oltre le immagini estrapolate dalle telecamere e dai varchi di sicurezza dei Comuni”.
“Ricordiamo sempre di non lasciare incustodite le borse all’interno delle proprie autovetture;”, continua l’Ufficiale, “in questo caso si è trattato di un furto con destrezza, ma recentemente abbiamo avuto segnalazione di diversi furti compiuti su auto lasciate in sosta fuori dai supermercati o dai cimiteri, con all’interno le borse; per i ladri è questione di pochi attimi rompere il vetro con un arnese e prelevare la borsa. E’ poi molto importante se si è vittima o testimone di questo genere di reati avvisare immediatamente le forze dell’ordine e successivamente sporgere immediatamente denuncia presso un Comando Arma. Spesso, grazie alle telecamere o alle testimonianze, si riescono ad individuare i soggetti colpevoli, solitamente, come in questi ultimi casi, soggetti dediti a questi tipi di reati”.
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