Cronaca

Polizia provinciale, nuovo mezzo a disposizione: attrezzato con cassa per trasporto selvatici

Il mezzo è stato attrezzato con cassa per il trasporto in sicurezza degli ungulati vivi, reti per la cattura degli ungulati in difficoltà o impossibilitati a guadagnare da soli lo stato di libertà, palo a cappio per la cattura in sicurezza degli animali pericolosi

Tra i compiti della Polizia Provinciale nelle funzioni delegate da Regione Lombardia e confermate in capo alla Provincia (ai sensi dell’art. 2 della L.R. 19/2015 – ndR.) vi sono le funzioni di vigilanza ittico venatoria, l’esecuzione dei piani di controllo della fauna ed il recupero della fauna selvatica in difficoltà.

Per i mammiferi di media e grossa taglia il recupero e manipolazione prevede la necessità di una gestione particolare per la sicurezza dell’animale e degli operatori, e strumenti adatti per la cattura, la costrizione temporanea ed il trasporto.

L’attività è stata fino ad ora svolta con l’utilizzo di un Land Rover Defender, ora sostituito dal nuovo veicolo Mitsubishi L200, acquistato con i contributi regionali destinati allo svolgimento delle funzioni di competenza regionale delegate alle province per i compiti faunistici ittici e venatori ed il recupero della fauna selvatica.

Alla presentazione del mezzo il Presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni con il Comandante della Polizia Locale Provinciale Massimo Pegorini ed il Vice Marco Sperzaga insieme con l’agente Aldo Maffezzoni.

Il mezzo è stato attrezzato con cassa per il trasporto in sicurezza degli ungulati vivi, reti per la cattura degli ungulati in difficoltà o impossibilitati a guadagnare da soli lo stato di libertà, palo a cappio per la cattura in sicurezza degli animali pericolosi, contenitore-slitta e sacchi selvaggina per il recupero e trasporto delle carcasse, verricello portatile.

Il nuovo veicolo, dotato di cassone esterno e dell’attrezzatura specifica, consente di poter applicare con maggiore sicurezza degli operatori e degli animali i protocolli per il recupero ed il trasporto sia degli animali in difficoltà che delle carcasse, potendo inoltre raggiungere anche luoghi di difficile accesso, e di meglio operare nell’ambito delle attività di competenza di vigilanza ambientale, ittico e venatoria e nell’esecuzione dei piani di controllo del cinghiale in corso.

Nell’anno 2020 a tutt’oggi sono stati 63 gli interventi che hanno portato alla necessità di procedere al recupero ed al trasporto di esemplari di fauna selvatica in difficoltà o deceduta, tenendo presente che il CRAS operante in provincia di Cremona ed a cui il Comando si rivolgeva per conferire la fauna selvatica in difficoltà è chiuso da aprile 2020 e non è ancora stato indicato dalla Regione Lombardia un altro sito di conferimento a cui rivolgersi, ragion per cui ci si trova nella difficoltà o addirittura nell’impossibilità di dar seguito alle nuove richieste e di recuperare direttamente gli esemplari di fauna selvatica sul territorio.

In particolare sono stati recuperati quest’anno:

n. 5 esemplari di tasso e n. 2 esemplari di volpe recuperati morti e trasportati all’istituto zooprofilattico di Cremona per le verifiche epidemiologiche.

n. 2 esemplari di volpe recuperati e consegnati al CRAS di Calvatone.

n. 1 esemplare di volpe recuperato e rilasciato in natura.

n. 12 esemplari di capriolo recuperati morti e trasportati all’istituto zooprofilattico di Cremona per le verifiche epidemiologiche.

n. 7 esemplari di capriolo in difficoltà recuperati e rilasciati in natura.

Nel corso dell’anno 2019 sono stati 189 gli interventi totali che hanno portato alla necessità di procedere direttamente al recupero di esemplari di fauna selvatica in difficoltà o deceduta, tra cui sono i seguenti gli esemplari di mammiferi di media e grossa taglia:

n. 4 esemplari di volpe recuperati morti e trasportati all’istituto zooprofilattico di Cremona per le verifiche epidemiologiche.

n. 3 esemplari di cinghiale recuperati morti e trasportati all’istituto zooprofilattico di Cremona per le verifiche epidemiologiche.

n. 3 esemplari di istrice recuperati morti e smaltiti.

n. 4 esemplari di tasso recuperati morti e trasportati all’istituto zooprofilattico di Cremona per le verifiche epidemiologiche.

n. 4 esemplari di capriolo in difficoltà e necessitanti di cure recuperati e consegnati al CRAS di Calvatone.

n. 12 esemplari di capriolo recuperati morti e trasportati all’istituto zooprofilattico di Cremona per le verifiche epidemiologiche.

n. 5 esemplari di capriolo in difficoltà ma idonei al rilascio recuperati e liberati in natura in luogo idoneo. Per quanto riguarda i piani di controllo della fauna, nel corso dell’anno 2019 sono stati abbattuti 122 cinghiali, e fino ad ora nel 2020 i cinghiali abbattuti e recuperati ai fini dei controlli epidemiologici sono stati 86, con interventi limitati dalle disposizioni e dalle attività a supporto dell’emergenza Covid-19.

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