"Bozzolo, i problemi sommersi
che l'influenza politica
non vuole mostrare"
Egregio direttore,
Non è il sole rovente di agosto che scalda gli animi dei cittadini di bozzolo ma le polemiche createsi negli ultimi mesi durante e subito dopo l’emergenza Covid-19.
E’ estate e l’obbligo dei più giovani è divertirsi. Essere felici. Oltre che riprendersi la libertà di uscire, c’è voglia di esagerare. Lo diceva anche Vasco Rossi. Però dov’è la felicità nella fotografia di un ragazzo probabilmente minorenne che vomita per strada in pieno centro paese alle 3 del mattino? Siamo stati tutti giovani ma la generazione post Covid-19 sembra aver tirato fuori il lato peggiore.
Il cantare spensierato per strada è diventato un insieme di urli e bestemmie sotto le case dei cittadini che dormono nel pieno della notte, il brindare con gli amici al bar è stato sostituito alla gara di chi beve più alcol e di chi si ubriaca prima e il ritrovo al bar per stare in compagnia è diventato una piazza di spaccio a cielo aperto. E’ responsabilità dei genitori saper accompagnare i propri figli nella ricerca della felicità senza alcol e droga ma non è sempre facile. La responsabilità è sempre comune, è sempre in quello che decidiamo di fare e nei ruoli che abbiamo all’interno della società. La stessa amministrazione comunale di Bozzolo e il sindaco Torchio che rilascia articoli sul giornale quasi quotidianamente si dichiarano presenti e collaborativi per risolvere queste problematiche con l’aiuto e i controlli delle forze dell’ordine.
Apprezzabile e curioso se non fosse che a chi vive nelle zone maggiormente colpite dalle problematiche è stato risposto che sia l’amministrazione comunale che le forze dell’ordine non possono intervenire. Non è quindi possibile intimare di rispettare l’orario di chiusura ai locali? Non è possibile fare rispettare l’ordine pubblico? Non è possibile vietare di somministrare alcol a minorenni? Non è possibile controllare lo spaccio di droghe? I cittadini sono rimasti senza risposte, senza fatti e alla mercé degli sbandati. Chi legge il giornale e non vive vicino a questi problemi ha l’impressione di avere un sindaco partecipe ed empatico. Nella realtà dei fatti Bozzolo come sindaco ha un “political influencer” in grado di dipingere un quadro tutto suo della situazione rimanendo immacolato nella sua figura, ma nascondendo sotto al tappeto la polvere delle lamentele portate per iscritto nero su bianco in comune.
Nei giorni scorsi c’è stato anche uno scontro con il vicesindaco risolto a tarallucci e vino da quanto “sembra”, chissà se anche queste lamentele dei cittadini sono state protocollate. D’altronde il dubbio è lecito e visto che ognuno dovrà prendersi la responsabilità di quello che è stato fatto ma soprattutto di quello che non è stato fatto è arrivato il momento di smettere di fare campagna elettorale sui giornali. Senza dialogo e senza ascolto i cittadini sapranno che idea farsi dell’amministrazione e la pubblicità non sarà di certo positiva. Non servono i rilevatori dell’Arpa per ascoltare i problemi dei cittadini.
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