Salute

Viadana, Noi Ambiente Salute sollecita i candidati: "Attendiamo risultati dell'indagine epidemiologica"

"Ancora una volta ci chiediamo perché siamo noi a dover sollecitare azioni volte a favorire una diffusione completa ed esauriente dell’informazione rivolta alla popolazione viadanese. ?L’indagine ‘Viadana 3’ prevedeva una risposta a questa importante e urgente domanda: “È ancora presente l’eccesso di rischio nei bambini che vivono in prossimità dei poli industriali?”.

VIADANA – Il 20 dicembre 2019 in un’assemblea pubblica sono stati presentati i primi risultati parziali del progetto di ricerca epidemiologica ‘Viadana 3’, sulla salute respiratoria in età pediatrica e sull’incidenza dei tumori nel distretto viadanese. I dati, anche se parziali, si sono rivelati estremamente preoccupanti poiché mostravano un quadro dell’inquinamento ambientale e delle sue cause di fatto pressoché invariato rispetto a quello emerso grazie alle precedenti indagini ‘Viadana 1’ e ‘Viadana 2’. A fare questa premesse è il gruppo viadanese “Noi Ambiente Salute”, che parla ora ai candidati sindaco di Viadana, oltre che ai vertici di ATS Val Padana.

“Oggi, a distanza di più di sette mesi da quell’incontro – spiega l’associazione – dobbiamo rimarcare un ennesimo ritardo in quanto, proprio in tale occasione, fu preannunciata la presentazione pubblica dei dati completi a maggio 2020 e il report indagine a giugno 2020. Ciò non è ancora avvenuto, ci rendiamo conto che a causa dello stato di emergenza , conseguenza del rischio sanitario connesso all’infezione da coronavirus?, tutto è stato rallentato e ampiamente modificato, ma, ci permettiamo di suggerire, sarebbe stata sufficiente una presentazione pubblica e condivisa sul web predisposta per la consultazione on-line. Ancora una volta ci chiediamo perché siamo noi a dover sollecitare azioni volte a favorire una diffusione completa ed esauriente dell’informazione rivolta alla popolazione viadanese. ?L’indagine ‘Viadana 3’ prevedeva una risposta a questa importante e urgente domanda: “È ancora presente l’eccesso di rischio nei bambini che vivono in prossimità dei poli industriali?”. Le conclusioni parziali, esposte nell’incontro sopra citato, relative ai soli dati ambientali, mostravano il persistere di una situazione preoccupante e critica e non mutata rispetto alle indagini precedenti ‘Viadana 1’ e ‘Viadana 2’.? Il quadro sanitario e epidemiologico invece non è ancora stato divulgato mentre sarebbe opportuno e urgente che l’indagine venga completamente resa pubblica anche in vista dell’imminenza del rinnovo delle autorizzazioni integrate ambientali AIA e delle VIA delle industrie del pannello truciolare, pubblicate sul sito della Regione, da parte degli enti preposti”.

“Nei mesi scorsi il Dott. Paolo Ricci – spiega l’associazione – Direttore Osservatorio Epidemiologico ATS Valpadana, che ha seguito Viadana 3, ha tra l’altro affermato sui mezzi di informazione che “l’ipotesi più robusta è quella che tra inquinamento ambientale da PM e Coronavirus si verifichi una sorta di sinergismo che si traduce in pratica nella possibilità che inquinamento atmosferico da PM contribuisca a determinare dei quadri più gravi di patologia da Coronavirus…”. Da qui la decisione che sta assumendo l’ATS Valpadana insieme a quella di Brescia, di approfondire attraverso uno studio mirato questo grave problema.? A tutti sta a cuore la propria salute e in questo momento particolarmente preoccupante sotto l’aspetto sanitario urge prendere decisioni concrete e vincolanti nelle autorizzazioni industriali per giungere ad una sensibile riduzione delle emissioni, concordare un piano con le aziende, con i rappresentanti dei lavoratori, con le amministrazioni, le associazioni e la popolazione.? E’ necessario rendere pubblici i risultati di Viadana 3 e prendere provvedimenti adesso senza aspettare che si verifichino scene già viste”.

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