San Martino dall'Argine: la minoranza spegne gli entusiasmi sulla questione gas
L'amministrazione Renoldi ha concluso l'ultimo consiglio comunale come una liberazione da un lungo incubo che si è tradotto in anni di gestione dell'ente vincolata da una situazione che ha condizionato le scelte ed i progetti legati al territorio. La minoranza è pronta a spegnere gli entusiasmi con una nota stampa firmata dalla minoranza SAN MARTINO UNITO...
SAN MARTINO DALL’ARGINE – L’amministrazione Renoldi ha concluso l’ultimo consiglio comunale come una liberazione da un lungo incubo che si è tradotto in anni di gestione dell’ente vincolata da una situazione che ha condizionato le scelte ed i progetti legati al territorio. La minoranza è pronta a spegnere gli entusiasmi con una nota stampa firmata dalla minoranza SAN MARTINO UNITO: Idalgo Ziliani, Maria Cappetta, Roberta Salomoni
“ll 31 Luglio scorso si è tenuto il Consiglio Comunale a San Martino Dall’Argine. All’Ordine del Giorno il DUP (Documento Unico di Programmazione)2020/2022, con il quale si stabiliscono priorità, programmi di spesa, investimenti e tutto ciò che riguarda la vita di una comunità e dei suoi cittadini nell’arco di 3 anni e il Bilancio di Previsione (2020), attraverso il quale si delineano spese ed entrate dell’Ente per l’anno in corso. Come minoranza – si legge nel comunicato stampa – abbiamo espresso voto contrario ai due argomenti sopracitati.
Dall’analisi dei documenti presentati si evidenziano due aspetti che abbiamo contestato, sollecitando anche con proposte, una diversa composizione del bilancio 2020. L’aspetto delle ENTRATE, che per la parte più corposa sono costituite da Entrate Tributarie, vale a dire tasse, imposte, addizionali (IRPEF), pubblicità e affissioni. Abbiamo poi le Entrate Extratributarie: rette, tariffe, canoni, proventi e benefit. I trasferimenti dallo Stato, Regione e Provincia che negli ultimi 15 anni hanno subito un notevole ridimensionamento e l’alienazione di beni.
L’aspetto delle SPESE, la cui composizione è costituita, per la maggior parte dalla Spesa Corrente, cioè spese per il funzionamento e la gestione dei servizi, scuole, asili, cultura, assistenza, stipendi, manutenzioni ordinarie, luce, gas, ecc.
Le Spese in Conto Capitale sono quelle per investimenti necessari per le opere pubbliche, praticamente assenti nel Bilancio, salvo quelle effettuate con contributi dello Stato e/o Regione. Spese per rimborso prestiti, siano essi vicini nel tempo o datati.
Il quadro complessivo che ne esce è che le entrate sono caratterizzate massicciamente da tasse varie e imposte ormai con aliquote ai massimi livelli. La spesa corrente, ormai copre piu’ del 70% della previsione.
Nella sostanza il nostro comune, non ha la benchè minima capacita’ d’investimento, non ha previsto stanziamenti per assistenza e sostegno ai cittadini, non puo’ costruire nuovi servizi per la cittadinanza, se non quelli dettati da leggi nazionali o Regionali.
Nel nostro voto contrario si rifletteva anche la visione del prossimo futuro, che a causa della Pandemia, non sarà certamente roseo; la composizione dei cittadini per fasce di età evidenzia l’ormai superata soglia del + 50% di popolazione oltre o vicinissima ai 60 anni, cosa che ci fa pensare ai loro redditi sicuramente non floridi, che potrebbero trovarsi in grossa difficoltà nel corso di questa crisi.
Vi è poi il problema del mondo del lavoro, colpito duramente dalla crisi che si fara’ sentire fortemente nei prossimi mesi: pensiamo a possibili disoccupati e alle piccole attivita’ imprenditoriali verso i quali far affluire risorse nel caso di necessita’ impellenti, ma questo nel Bilancio di Previsione non è previsto.
Teniamo a ricordare che, nei mesi scorsi, in più occasioni e con proposte scritte, avevamo sollecitato l’Amministrazione a prendere atto di questa visione dal fiato corto”.
La minoranza entra ancora più nello specifico scrivendo di idee proposte, ma pone la questione gas al centro dell’attenzione soprattutto per le sentenze avverse allìEnte:
“Abbiamo proposto alcuni interventi che avrebbero prodotto un risparmio: taglio e contenimento delle indennità di funzione agli Amministratori, ricordando che noi abbiamo rinunciato all’importo del gettone presenza. Contenimento dei contributi, troppo onerosi per il nostro bilancio, ad Associazioni per fiere, feste e iniziative culturali. Una diversa organizzazione della distribuzione pasti alle scuole, demandandola a soggetti privati, come avviene nei comuni limitrofi con un risparmio sostanzioso di gestione per l’Ente.
Con quei risparmi si poteva innalzare il limite di esenzione IRPEF da diecimila a 15/20 mila, costruire un percorso di sostegno, per famiglie, cittadini e imprese che venissero a trovarsi in difficoltà a causa della crisi economica. Le nostre proposte sono state rigettate: lasciamo ai cittadini decidere se erano così strampalate e inefficaci.
Per quanto concerne l’accordo di Transazione Amichevole COMUNE- A2A (UNARETI), il nostro voto è stato favorevole.
Per coerenza politica, diciamo che da mesi, se non anni, sollecitiamo l’Amministrazione a questa eventualità: ricordiamo che oggi parliamo di accordo, ma a Dicembre 2019, la Giunta deliberava il ricorso all’ultimo grado di Giudizio, la Cassazione, con il nostro parere contrario. Quindi siamo contenti di questo approdo finale.
Detto questo però, non possiamo sottacere ritardi e sottovalutazioni.
Questo contenzioso legale è nato nel 2009, ma teniamo conto che tutto nasce nel 2005/06. Da allora ad oggi sono state emesse due sentenze, entrambe sfavorevoli al Comune, e in questi anni sono state spese migliaia di euro per spese legali.
In tutto questo tempo non ci siamo dotati di un FONDO RISCHI SOCCOMBENZE LEGALI, sollecitato da Magistrati Contabili. Se costituito, con i Benefit che percepisce l’Ente, oggi non saremmo costretti a ricorrere a MUTUI con istituti bancari Privati per piu’ di 300 mila euro.
Certo, abbiamo risparmiato 150 mila euro per effetto della transazione, ma non è il caso di fare trionfalismi: tra le spese di interessi bancari e rimborsi legali, sarebbe stato meglio risparmiare nel corso degli anni”.
Infine il tema torna sulla dialettica, proprio nel contesto del Consiglio comunale fulcro della discussione:
“Nell’ultimo Consiglio siamo stati accusati di essere ripetitivi e noiosi nel portare avanti le nostre proposte e idee. Ci teniamo a ricordare che porteremo a termine il nostro mandato continuando a dare il nostro contributo propositivo e portando avanti con convinzione le nostre idee – conclude la nota – nell’interesse della cittadinanza”.
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