Ripartiti i cantieri nelle chiese della diocesi C'è anche tanto comprensorio
In particolare giunge dopo un lungo e complesso iter, il decreto di approvazione per l’intervento di restauro sulla chiesa di Correggioverde di Dosolo, gioiello del Seicento chiuso alle visite dal terremoto del 2012. L’intervento di circa 800 mila euro riguarderà la messa in sicurezza di tetto e volte e il consolidamento strutturale dell’edificio.
Dopo i lunghi mesi di stop, sono ripartiti i cantieri allestiti dall’Ufficio dei Beni culturali della Diocesi, con la riapertura del cantiere per la ristrutturazione e messa in sicurezza delle chiese parrocchiali di Pizzighettone (ormai quasi ultimato), Ossolaro (restauro degli interni e delle coperture) e Fornovo San Giovanni (è in corso il restauro della decorazione interna della chiesa). Come si apprende dal sito della Diocesi di Cremona, è potuto partire l’intervento previsto per il restauro e la messa in sicurezza del campanile della chiesa di San Lorenzo Aroldo, colpito l’anno scorso da un fulmine che ne ha danneggiato la sommità.
Ripresa anche l’attività per l’avanzamento dei lavori del Museo Diocesano: è ripreso il cantiere per il completamento strutturale e degli impianti delle aree del Palazzo Vescovile che saranno destinate all’esposizione, mentre si avviano al completamento le azioni di restauro di circa una decina di opere destinate al Museo stesso. Un lavoro delicato e prezioso che non si è mai fermato, nemmeno nei mesi del lockdown, e che sta restituendo lo splendore originario a opere di grande pregio come il crocifisso di Scandolara, un altro crocifisso del Duomo, tavolette da soffitto del Bembo, una tavola del Boccaccio Boccaccino che ritrae la Sacra famiglia con Maria Maddalena di proprietà della parrocchia di Sant’Agata, e altri tesori dell’arte religiosa cremonese.
Mentre una particolare attenzione è rivolta ai nuovi bandi che riguardano il settore dei beni artistici e dei monumenti storici, sia a livello regionale e ministeriale per la valorizzazione e il sostegno al comparto del turismo culturale, sia a livello locale con i finanziamenti previsti da Fondazione comunitaria della provincia di Cremona e Fondazione Cariplo per il rilancio della cultura territoriale, arrivano importanti novità anche sul fronte dei contributi annuali (circa un milione di euro complessivo) dalla Cei per la conservazione dei Beni culturali. In particolare giunge dopo un lungo e complesso iter, il decreto di approvazione per l’intervento di restauro sulla chiesa di Correggioverde di Dosolo, gioiello del Seicento chiuso alle visite dal terremoto del 2012. L’intervento di circa 800 mila euro (coperto per circa 500mila dai fondi dell’8xmille) riguarderà la messa in sicurezza di tetto e volte e il consolidamento strutturale dell’edificio. Sono conclusi invece gli interventi sulle chiese di Masano, Covo, Fengo, San Zeno a Cassano d’Adda e San Sebastiano a Cremona (dove resta aperto il cantiere interno).
Arriva invece dal bando “Beni al sicuro” di Fondazione Cariplo il sostegno a un altro importante intervento su uno dei capolavori artistiche architettonici della diocesi, la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Soncino che sarà oggetto di un complesso lavoro di studio diagnostico sulla struttura. La chiesa non ha fondamenta (come molte altre) e si trova in una condizione di particolare fragilità dovuta al terreno sottostante che “scivola” sulla falda dell’antico lago Gerundo. Una situazione molto delicata che causa problemi strutturali che mettono a rischio la stabilità dell’edificio che ospita il tesoro artistico degli affreschi di Giulio Campi. Prima di intervenire sul consolidamento e la messa in sicurezza è necessaria una delicata analisi specialistica sulla struttura per verificarne la fattibilità. I ponteggi sono già posizionati . Sempre Soncino, infine, è interessata dai fondi Cei per la ristrutturazione degli organi: sono in partenza infatti i lavori di restauro dello strumento della chiesa di San Giacomo, che si aggiunge agli altri due interventi in diocesi sugli organi di Brignano Gera d’Adda e Rivarolo Mantovano, ripartiti dopo lo stop forzato dal Covid.
redazione@oglioponews.it