Distretto del Po, stress idrico tangibile: un po' di sollievo dalle piogge previste ad agosto
L’unica nota positiva, in questo generale quadro incerto, è però l’avvicinarsi di perturbazioni tanto inattese quanto sperate
Un breve ed estemporaneo ristoro parziale, caratterizzato soprattutto da piogge a carattere temporalesco cadute in modo sparso ed assolutamente non omogeneo sul comprensorio del distretto del Fiume Po, allontana le portate dalla prima soglia critica dei 600 m3 a Pontelagoscuro (oggi attorno ai 900 m3) e consente di rimpinguare al minimo l’acqua invasata dai grandi laghi alpini.
Anche i grandi laghi infatti presentano una situazione di sofferenza diffusa, dovuta alla scarsità di afflusso (poche piogge e manto nevoso completamente fuso) ed alla forte domanda di derivazione, a tutt’oggi quasi interamente soddisfatta, ma comunque in modo insufficiente per assicurare l’approvvigionamento di risorsa idrica anche nelle prossime settimane per portare a termine la maturazione delle ultime colture irrigue stagionali.
Il volume attualmente invasato risulta di 621.8 Mm3 (-3% sulla medie di periodo) con il Lago Maggiore al 50% della sua capacità complessiva di riempimento, Como al 33,5% e Garda al 85%.
Le portate del Grande Fiume, nelle diverse sezioni osservate Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte, Pontelagoscuro (come da allegato tecnico ADBPO), sono al di sopra dei livelli storici più bassi, ma vanno via via esaurendosi. Il momento di stress idrico è dunque tangibile, in particolare modo nelle aree Appenniniche attraversate da affluenti ormai quasi asciutti e in Romagna, tenuto conto anche delle temperature destinate a mantenersi alte, con massime ben al di sopra delle medie +2/+3 gradi, e con conseguente maggiore evo/traspirazione dei terreni e delle acque rimanenti.
L’unica nota positiva, in questo generale quadro incerto, è però l’avvicinarsi di perturbazioni tanto inattese quanto sperate. Nel bacino del Po le agenzie regionali di monitoraggio meteorologico segnalano che a cavallo tra il 4 e 5 Agosto e con possibili code anche per il 6 Agosto sono previste precipitazioni che in alcune aree potrebbero arrivare anche fino a 50 mm.
“Il distretto è in sofferenza – ha commentato il Segretario Generale del Distretto del Po Meuccio Berselli – le piogge recenti hanno alleviato di poco lo stress causato anche dalle alte temperature. Nei prossimi giorni, fino al 4 Agosto, le stesse temperature potrebbero sfiorare i 40 gradi e quindi incidere molto negativamente sulla presenza idrica, tanto da non assicurarne in alcune aree già provate un apporto minimamente sufficiente per le colture. Il prossimo Osservatorio, previsto per il giorno 6 agosto dovrebbe, secondo le previsioni, essere anticipato da piogge più corpose e in grado di incrementare i livelli, consentendo la conclusione della stagione irrigua nella gran parte del distretto. In ogni caso sarà fondamentale comprendere in tale occasione le situazioni dei singoli sottobacini in particolare nelle aree che già soffrivano di carenza idrica in Romagna, Delta e in generale le aree appenniniche”.
PRECIPITAZIONI E TEMPERATURE
Nella prime tre decadi di luglio si sono verificati fenomeni precipitativi locali ed a carattere di rovescio o temporale. Più recentemente fenomeni più intensi e diffusi, ma di durata limitata, si sono registrati su tutto il territorio distrettuale. Le temperature hanno subito un progressivo incremento fino ad attestarsi a valori di poco superiori a quelli stagionali. Negli ultimi giorni le temperature sono risultate in linea con il periodo e un nuovo aumento è atteso per la settimana in corso. Per il prossimo weekend le previsioni attualmente disponibili segnalano un marcato peggioramento delle condizioni meteorologiche con afflussi importanti per il periodo. I campi di precipitazione previsti interesseranno tutti i bacini idrografici del distretto, interrompendo o limitando i fenomeni di esaurimento di portata.
PORTATE E LIVELLI IDROMETRICI DEL FIUME PO
Durante la prima settimana del mese di luglio è stato osservato un incremento delle portate in tutte le sezioni principali del fiume Po con il superamento dei valori medi di lungo periodo assunti a riferimento. La seconda e la terza settimana del mese sono state invece caratterizzate da un generale esaurimento dei deflussi con localizzati e modesti incrementi, mentre nell’ultima settimana del mese vi è stato un aumento dei valori in seguito alle precipitazioni osservate. Nei prossimi giorni è prevista una riduzione dei deflussi con un successivo incremento della portata nella prima settimana di agosto.
INTRUSIONE SALINA
La riduzione delle portate del fiume Po ha comportato un aumento dell’intrusione salina nei rami del Delta rispetto al mese precedente, raggiungendo valori in linea con le medie del periodo.
VOLUMI INVASATI NEI BACINI MONTANI
I volumi di acqua invasati nei bacini montani alpini oggetto di monitoraggio sono pari a circa 815 Mm3, lievemente in crescita rispetto al mese precedente. In termini percentuali si tratta di poco più del 53% del volume massimo invasabile nel distretto del Po (pari a oltre 1600 milioni di mc). Il dato è allineato alla media dei valori storici misurati dal 1997 al 2019 riferiti allo stesso periodo.
NEVE
L’accumulo nevoso risulta residuale e non sono previsti apporti indotti dalla fusione del manto.
VOLUMI INVASATI NEI LAGHI REGOLATI
Il volume invasato nei grandi laghi, pur rimanendo sopra la media di periodo +7.4%, risulta in flessione rispetto al mese precedente, soprattutto negli invasi occidentali. Questo è dovuto alla riduzione degli afflussi ed al contestuale aumento di richiesta di derivazione. Il volume attualmente invasato risulta di 621.8 Mm3, con il lago Maggiore al 50% del riempimento, Como al 33,5% e Garda al 85%.
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