Boretto: "Tronchi ai piloni, nessuno fa nulla. Poi pagheremo alla prossima piena"
Non penso ci voglia un ingegnere idraulico per capire che alla prima piena tutti questi tronchi ricreeranno una pressione anomala sui piloni appena sistemati con i soldi di noi contribuenti e sicuramente ci saranno ancora verifiche
BORETTO – In mano ad enti che restano immobili. E che ancora non hanno fatto nulla per una situazione evidente già da un po’. La denuncia arriva da sponda reggiana, ma visto che il ponte è uno ed è quello che unisce Viadana e l’Oglio Po a Boretto e l’Emilia la raccogliamo. Non sappiamo se sortirà qualche effetto. Il fiume scorre, l’immobilismo resta tale.
“Ecco – ci scrivono dal reggiano, inviandoci le foto che vedete a corredo – il raccapricciante spettacolo che si vede dalla sponda del fiume po dalla parte di Brescello e di Boretto. Dopo essere rimasti bloccati per quasi due anni ed avere speso milionate di euro per le riparazioni dei ponti dobbiamo ancora vedere questi tristi spettacoli.
Non penso ci voglia un ingegnere idraulico per capire che alla prima piena tutti questi tronchi ricreeranno una pressione anomala sui piloni appena sistemati con i soldi di noi contribuenti e sicuramente ci saranno ancora verifiche e lavori che creeranno continui disagi per chi si reca a lavorare tutti i giorni, come succede periodicamente quasi tutti gli anni.
Ma tanto alle nostre istituzioni non frega niente di chi lavora e tantomeno di spendere soldi che non gli appartengono e soprattutto non sudati. Visto il basso livello del po tutte queste cataste di legname non potrebbero essere rimosse con una certa facilità considerando anche la presenza a Boretto della ditta Bacchi con draghe e benne adatte a questo lavoro???? Mi spiegate cosa fanno i numerosi entri preposti come Aipo – Arpa – Protezione Civile – Polizia Municipale – comune di Brescello – comune di Boretto – provincia di Reggio Emilia i quali dovrebbero controllare, svolgere lavori di manutenzione, tutelare la sicurezza dei cittadini e delle opere pubbliche, dobbiamo ancora aspettare l’ennesimo disastro annunciato come a Lentigione solamente 3 anni fa?
A proposito, nel torrente Enza, dalla piena che ha allagato Lentigione nel 2017 nel tratto da Lentigione a Brescello non è stato fatto assolutamente niente, le cataste di tronchi che vi erano rimaste finita l’alluvione del dicembre 2017 sono ancora tutte li, venite a vedere lo spettacolo indecente della foce dell’enza a Brescello piena di tronchi che alla prossima inondazione causeranno ostruzioni, tappi e come sempre pur essendo sotto gli occhi di tutti nessuno fa niente.
Aspettiamo, aspettiamo sempre il disastro annunciato, ma a chi interessa?”
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