Prati stabili, bilancio e contrasto alla violenza di genere: il Pd fa il punto dopo il consiglio regionale
"Per affrontare l’emergenza legata al coronavirus che va a peggiorare una condizione, già di per se drammatica, abbiamo chiesto alla giunta di aumentare le risorse per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e di prevedere finanziamenti strutturali ai centri antiviolenza e alle case rifugio".
È stato approvato l’ordine del giorno presentato dal consigliere regionale del PD Matteo Piloni all’assestamento di bilancio da ieri in discussione in aula consiliare, sulla valorizzazione dei prati stabili. “Chiediamo alla giunta lombarda di prevedere, all’interno del Piano di sviluppo rurale, misure specifiche volte alla valorizzazione, al mantenimento, alla preservazione e alla costituzione di nuovi prati stabili sul territorio regionale” spiega Piloni specificando che “il dispositivo sarà inserito nella prossima programmazione del Psr”. “I prati stabili sono molto importanti per la produzione lattiero-casearia di qualità, in quanto il foraggio derivante da questo tipo di coltivazione ha elevate proprietà nutrizionali e inoltre, favorendo la cattura ed il mantenimento del carbonio nel sottosuolo, contribuiscono alla riduzione di emissioni climalteranti corresponsabili dell’effetto serra” conclude Piloni.
Non è l’unica novità emersa dal consiglio regionale lombardo. “Doveva essere la svolta economica per la crescita della Lombardia, ed è invece diventata una distribuzione di soldi per lo più a comuni amici. ‘La legge più importante della legislatura’, ‘un piano coraggioso di cui andare orgogliosi’, fu definito dalla Lega – sottolinea sempre Piloni in merito all’assestamento di bilancio 2020-2022 in discussione in queste ore a Palazzo Pirelli -. Un piano scivolato in rotatorie e manutenzione stradale. Da occasione di svolta a occasione mancata. Un vero peccato, perché il momento storico che stiamo vivendo impone coraggio, visione, progettualità. Di misure dallo sguardo lungo, non di una distribuzione di prebende priva di valore per lo sviluppo e la qualificazione di un territorio. Anche per la provincia di Cremona avremmo potuto e voluto vedere, in aula, l’approvazione di misure per lo sviluppo infrastrutturale a beneficio di cittadini ed imprese, di sostegno del tessuto imprenditoriale che sta faticando per ritrovare serenità nella ripartenza post lockdown, di incentivi alla rigenerazione urbana, di implementazione delle infrastrutture digitali, anche per limitare il digital divide. Nulla di tutto ciò. Abbiamo visto, invece, finanziamenti per rotatorie e, addirittura, manutenzione straordinaria delle pavimentazioni di alcune strade provinciali, con un’attenzione particolare, se non esclusiva, ai Comuni politicamente vicini. E gli altri? Sono forse gli altri figli di un Dio minore? Può essere l’affinità politica tra Enti Locali beneficiari e Regione l’unico criterio valido per la distribuzione di risorse?
Il post-Covid avrebbe potuto e dovuto essere l’occasione per un cambio di paradigma dello sviluppo. L’assestamento di bilancio era la prima, forse l’unica, importante, opportunità di marcare questo cambiamento. La Lega ha abbandonato ogni ambizione e deciso, invece, di mantenere le solite vecchie, cattive abitudini. E a pagarne le spese saranno i cittadini”.
Grazie al Pd infine la giunta si impegna ad aumentare le risorse destinate al contrasto della violenza sulle donne. Approvato oggi in consiglio regionale un ordine del giorno all’assestamento di bilancio di cui è prima firmataria la consigliera regionale, Antonella Forattini (Pd) che spiega: “Durante il lockdown le telefonate al numero verde 1522 sono state 5031, il 73% in più rispetto al 2019 e le donne vittime di violenza che hanno chiesto aiuto sono state 2013, a prova che i periodi di isolamento forzato aumentano il rischio per le donne e per i loro figli. Per affrontare l’emergenza legata al coronavirus che va a peggiorare una condizione, già di per se drammatica, abbiamo chiesto alla giunta di aumentare le risorse per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere e di prevedere finanziamenti strutturali ai centri antiviolenza e alle case rifugio e garantire che le risorse ripartite nella Conferenza stato regioni siano erogate con regolarità”.
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