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Ersaf, Pd e 5 Stelle contro la Regione: "Le ruspe di Salvini entrano nelle foreste lombarde"

“Si tratta di una storia già vista, dato che con lo stesso meccanismo era stata avviata la fusione tra l’agenzia regionale acquisti e Lombardia Informatica, cui oggi si è aggiunta Infrastrutture Lombarde per formare il colosso ARIA spa, di cui si sta parlando molto in questi giorni per la vicenda dei camici della moglie di Fontana”.

MILANO – Istituito con legge regionale n. 3/2002, ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste – è l’Ente strumentale di Regione Lombardia, incaricato di sviluppare i settori agricolo e forestale della nostra Regione. Nasce dalla fusione di cinque Enti distribuiti sul territorio lombardo anche al fine di operare una semplificazione.
Nella seduta del 9 luglio 2020 della VIII Commissione consiliare “Agricoltura, Montagna, Foreste e Parchi” l’Assessore al Bilancio Davide Caparini ha dichiarato: “La riorganizzazione di ERSAF è uno dei punti oggetto dell’assestamento e corrisponde comunque anche alla logica di semplificazione…ERSAF si occuperà di quello per cui era stata istituita, ossia le foreste e lo farà con un organo di gestione molto più snello dell’attuale”.

Dichiara Degli Angeli, Consigliere Regionale del M5S. “Questa affermazione  lascia perplessi sia nel metodo che nel merito, senza considerare che, tra le righe, emerge forse l’ammissione che in ERSAF, organismo che ricordiamolo nacque anche per semplificare, qualcosa non funzioni e vada dunque semplificato. Nel metodo, riorganizzare un Ente con un emendamento della Giunta in assestamento al bilancio sarebbe una forzatura inaccettabile. La questione necessita di opportuni tempi e approfondimenti e ne chiediamo pertanto il passaggio in Commissione. Nel merito, non vi è chiusura da parte nostra, se l’obiettivo è quello di dare gli stessi servizi in tempi e modalità migliori, ma la sensazione è invece che, considerato che tra gli Enti da cui nacque questo organismo vi era anche l’Ente Regionale di Sviluppo Agricolo (contrariamente a quanto dichiara l’Assessore ERSAF non venne istituito dunque solo per occuparsi delle foreste) questa Giunta voglia quanto meno riportare in capo a Regione le funzioni relative all’agricoltura, o addirittura depotenziare e svuotare ERSAF al fine di moltiplicare gli Enti regionali, con buona pace della semplificazione!

Il Movimento 5 Stelle è assolutamente contrario, sia nel metodo che nel merito, a questo atto paventato dall’Assessore e, nella malaugurata ipotesi che questa Giunta voglia davvero presentare in assestamento di bilancio questa proposta, farà durissima opposizione per impedire che ciò avvenga. Non possiamo tollerare che una riforma così delicata si faccia con un “emendamento-blitz” al bilancio, esautorando le prerogative del Consiglio regionale, senza avere la minima idea dei reali obiettivi e senza conoscerne le ricadute che ciò comporterebbe non solo all’ERSAF, ma anche al settore che attualmente gestisce e alle varie realtà collegate”.

“Con un maxiemendamento all’assestamento di bilancio, che sarà discusso in aula il prossimo 27 e 28 luglio, la Regione Lombardia intende, di fatto, cancellare l’ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, trasformandolo in una diretta propagazione dell’assessorato all’Agricoltura. L’Ersaf verrebbe svuotato di gran parte delle sue competenze, e ridotto, con il nome di Lombardia Foreste, alla sola gestione del patrimonio forestale: in pratica un salto indietro agli anni ’70 del secolo scorso, azzerando una lunga esperienza di servizi per le imprese agricole, ricerche e sperimentazioni, oltre che di virtuosa gestione del patrimonio forestale lombardo”. Lo fa sapere il consigliere regionale del PD Matteo Piloni che ha affrontato la questione anche in commissione Agricoltura, giovedì scorso.

“Abbiamo sollevato il caso in aula, lo scorso martedì – racconta il consigliere dem – poi l’abbiamo ripresa in commissione Agricoltura, dove l’assessore Caparini ha confermato la volontà della giunta di procedere in questa direzione. Lunedì, infine, abbiamo chiesto la convocazione immediata del Consiglio di amministrazione e del Direttore Generale di Ersaf per capire qualcosa in più di una vicenda che ci pare davvero incomprensibile”.

“In questi giorni – aggiunge Piloni – sono intervenute anche le associazioni ambientaliste lombarde che, senza usare mezzi termini, hanno giudicato questa mossa un colpo basso e a sorpresa, destinato a neutralizzare una istituzione pubblica che gode di ottima reputazione nel panorama degli enti che si occupano di innovazione e sostenibilità nei settori agrozootecnico, forestale, della produzione alimentare e della gestione dei territori montani. Se la Regione non ritornerà sui suoi passi, assicurano le associazioni, produrrà un danno enorme: non solo perché determinerà un ritardo nelle necessarie misure di sostenibilità per la gestione agroforestale del territorio, ma anche perché azzopperà i percorsi di innovazione del comparto agrozootecnico regionale, che accusa forti inadeguatezze su questo fronte, con il rischio di perdere i treni delle politiche europee di sostegno, a partire dalla nuova PAC”. “Si tratta di una storia già vista – conclude Piloni – dato che con lo stesso meccanismo era stata avviata la fusione tra l’agenzia regionale acquisti e Lombardia Informatica, cui oggi si è aggiunta Infrastrutture Lombarde per formare il colosso ARIA spa, di cui si sta parlando molto in questi giorni per la vicenda dei camici della moglie di Fontana”.

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