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Distretti del Commercio ko, Cavallari: "Colpa fu della giunta Penazzi, e nessun comune vicino ha pagato la quota"

“Di Distretti del Commercio dalle nostre parti si ritorna a parlare solo ora - conclude Cavallari - perché la consueta ottima politica di Regione Lombardia nell'ottica di aiuto nell'emergenza Covid ha giustamente deciso di supportare anche queste realtà, ma purtroppo in passato non si è prestato loro la giusta considerazione".

VIADANA – Mentre impazza la polemica legata ai manifesti elettorali strappati o imbrattati, Alessandro Cavallari, sindaco facente funzioni di Viadana, torna sulla questione dei Distretti del Commercio, che ha scaldato le ultime giornate a Viadana.”Senza nessuna inutile polemica ma semplicemente ad onor del vero va detto che quanto riportato a proposito dei Distretti del Commercio non è assolutamente corretto. Questa Amministrazione non ha perso nessun contributo in quanto il Distretto Diffuso del Commercio “Oglio Po” non è più tale dal 2014. A seguito di circostanze particolari e avverse avvenute nel 2013/2014, totalmente legate alla passata amministrazione Penazzi/Anzola, il Comune di Viadana e quindi l’attuale amministrazione nel 2017 si sono visti costretti a restituire per opere non realizzate il contributo accantonato correttamente in modo prudenziale ricevuto allora da Regione Lombardia ed inoltre ad iscrivere un debito fuori bilancio per restituire di propria tasca le quote di competenza degli altri Comuni aderenti che non avevano versato le quote di progettazione e che ancora ad oggi non sono state versate”.

“Oltre al Comune di Viadana, allora Capofila – spiega Cavallari – ne facevano parte i Comuni di Pomponesco, Dosolo, Sabbioneta, Commessaggio, Gazzuolo, Bozzolo, Marcaria, San Martino d/Argine, Rivarolo Mantovano. In estrema sintesi Il Distretto Diffuso di rilevanza intercomunale del Commercio (DID) “Oglio Po” è stato individuato e costituito in base alle modalità determinate dalla D.G.R. 28/10/2009, n.10397 nel 2009/10 appunto al fine di poter accedere ai contributi regionali per lo sviluppo e innovazione delle reti distributive (Piano Triennale Regionale degli interventi 2008-2010). Partecipa con successo nel 2009 e poi nel 2011 a due bandi Regionali ottenendo ottimi risultati. Nel 2013 poi, Il Distretto ha partecipato anche questa volta con esito positivo al Bando “Distretti del Commercio verso EXPO 2015″, ottenendo dalla Regione Lombardia un contributo pari  a €.52.795,00, comprensivo dei costi di coordinamento di €.5.000,00. Il bando prevedeva il riconoscimento dei costi di coordinamento sino alla quota massima di €.5.000, in aggiunta al contributo riconosciuto per i progetti ammessi a bando. Purtroppo a decorrere dal Luglio 2014 e quindi successivamente all’accettazione del contributo relativo al bando, i procedimenti di acquisto hanno subito, importanti vincoli procedurali il cui mancato ossequio avrebbe determinato forme di responsabilità gravi, se non addirittura nullità insanabile del contratto”.

“Oltre ai vincoli noti della spending review – precisa Cavallari – è infatti intervenuto l’obbligo della centralizzazione delle procedure di gara, che di fatto toglieva autonomia ai comuni non capoluogo di Provincia. La normativa sopracitata, poi più volte modificata, di difficile applicazione per il susseguirsi di differenti e spesso contraddittorie prassi e interpretazioni dottrinarie, non solo rendeva obbligatorio l’affidamento in forma aggregata degli approvvigionamenti, ma ne indicava anche la forma organizzativa. La gara in oggetto dunque avrebbe dovuto essere svolta, da nuovo soggetto la cui costituzione si presentava di difficile realizzazione, sia organizzativa-strutturale, che per il necessario consenso politico. A complicare ancor di più la situazione sono intervenute le modifiche alla composizione della Cabina di Regia a seguito delle elezioni amministrative e sopratutto a seguito del Commissariamento con lo scioglimento di Consiglio Comunale e della Giunta della passata amministrazione Penazzi/Anzola PD ente allora capofila. Tutto ciò ha comportato un rallentamento insanabile nell’attuazione del progetto essendo variato l’organo di indirizzo politico del distretto che avrebbe dovuto decidere in merito alle fasi attuative del progetto appunto. Tale situazione costringe la cabina di regia di allora a richiedere una proroga dei termini per la realizzazione del progetto ammesso a contributo in data 8/7/2014, con nota prot.n.17158 alle quale Regione Lombardia non ha mai formalmente dato l’accettazione”.

“Rilevato che la Regione Lombardia – spiega Cavallari – con decreto n.5478 del 15/5/2017, ha determina la decadenza totale del beneficio concesso a valere sul bando in oggetto, ingiungendo il pagamento, della somma pari ad €.26.397,50, comprensiva quindi anche dei costi di coordinamento e richiamata la richiesta di FINLOMBARDA del 15.06.2017, prot.n.19795, ad oggetto: “V Bando Distretti del Commercio (D.D.G. 1° marzo 2013 n.1744) Distretto Diffuso del Commercio “OGLIO PO” Revoca totale del contributo, si dà atto che, in data 11/7/2017, si è provveduto alla restituzione della quota parte disponibile al Cap.557906 del Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario in corso – Residui 2015 riferiti all’anno 2014 pari ad  €.21.397,50, e si sono avviate le procedure per il riconoscimento del debito fuori bilancio per la restante quota di €.5.000,00. Rilevato, altresì, che la restituzione della somma relativa ai costi di coordinamento è dovuta a causa della mancata realizzazione del progetto ammesso a contributo si da atto che il Comune di Viadana dovrà richiedere ai Comuni del Distretto del Commercio: Pomponesco, Dosolo, Sabbioneta, Commessaggio, Gazzuolo, Bozzolo, Marcaria, San Martino d/Argine, Rivarolo Mantovano, il rimborso della quota di competenza. Da allora sono stati più volte inviati solleciti di regolarizzazione della posizione ai Comuni interessati, tra l’altro l’ultima nell’Aprile 2019, ma mai nessuno ha risposto come d’altronde nessuno in questi anni ha espresso progettualità o richieste sinonimo molto probabilmente della scarsa considerazione e interesse verso il Distretto del Commercio”.

“Di Distretti del Commercio dalle nostre parti si ritorna a parlare solo ora – conclude Cavallari – perché la consueta ottima politica di Regione Lombardia nell’ottica di aiuto nell’emergenza Covid ha giustamente deciso di supportare anche queste realtà, ma purtroppo in passato non si è prestato loro la giusta considerazione e non certo per colpa di questa amministrazione né del Comune di Viadana che in questa situazione sono gli unici ad aver pagato. A supporto e conferma di quanto sopra brevemente descritto esistono a protocollo tutti i documenti inerenti alla questione con date e dati ufficiali: delibere di giunta, relazioni per il consiglio Comunale e per i Revisori dei Conti, comunicazioni inviate e sarebbe bastata l’attenzione, lo scrupolo e l’umiltà di leggerli per evitare di prender lucciole per lanterne. Nessun dramma nel dramma dunque e forse non grave ma quantomeno curiosa è la mancanza di memoria di chi allora ricopriva importanti incarichi in Regione ed in Consiglio Comunale a Viadana (il riferimento è a Gianni Fava, ndr), di un candidato Sindaco (il riferimento è ad Alessia Minotti, ndr) che ha ricoperto il ruolo di Assessore fino a poco tempo fa e che in teoria dovrebbe sapere cosa delibera Giunta e Consiglio Comunale se solo fosse interessato della cosa pubblica e di qualche Sindaco del territorio, che non avendo risposto alle comunicazioni arrivategli probabilmente non ricorda di averle lette. Detto questo teniamo a sottolineare che se il territorio sentisse l’esigenza, avesse la voglia di instaurare un nuovo Distretto del Commercio, Viadana si mette totalmente a disposizione a patto che la governance sia gestita in maniera corretta ed oculata a differenza dell’esperienza ultima vissuta”.

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