Cronaca

Shopping sotto le stelle, poca gente e poca speranza: la prima non va

C'è tempo ancora per raddrizzare la rotta di una barca che ieri sera è parsa in bonaccia, senza remi e senza motore, con naviganti dall'aria stanca e con poche forze. C'è ancora un'estate davanti: con la speranza che non abbia più i contorni di ieri sera

CASALMAGGIORE – C’è poco da sorridere in un tempo già pesante di suo. Poco di cui essere contenti. La resistenza di qualche negoziante che ha voluto provarci (molte comunque le attività che hanno tenuto giù la saracinesca), i visi di qualcuno di loro difficili da raccontare, fuori dal negozio a fissare il vuoto, poca gente in giro, ancor meno compratori. La prima delle serate di ‘Shopping sotto le stelle’ non è andata come avrebbe dovuto. Inutile girarci attorno e inutile cercare colpevoli.

Poca pubblicità forse, poca convinzione, pochi soldi da spendere poca voglia di far festa. Ma anche alcune contraddizioni che vanno messe in luce. La prima è il pensare ad una serata evento senza eventi. Niente musica (se non il beerbante in via Porzio), niente attrattive, niente spettacolo. Niente cibo, se si eccettua chi già lo fa di suo. Sei bancarelle disperse nell’immenso vuoto della piazza e tre ancora più disperse in vicolo centauro, con fieri (e bravi, questo dobbiamo dirlo) commercianti ambulanti che almeno ci hanno provato ad essere presenti. Ad alcuni di loro (che non hanno visto neppure un cliente in tutta la serata) andrebbe fatto un encomio per il coraggio.

Già la depressione del post covid è palpabile ed eventi come quello di ieri sera non fanno altro che aumentare la tristezza. Dispiace, soprattutto per chi ci ha creduto. Non tutti, diciamolo pure. Non facciamo colpe a nessuno, sono tante le variabili che entrano in gioco che probabilmente una parte di responsabilità ricade su tutti – chi scrive compreso – ed alcune cose fanno parte dell’ineludibile. Ma le serate di shopping sotto le stelle, sempre che proseguano, andranno riformulate con maggior attenzione al ‘colore’ e al ‘calore’ delle iniziative, agli incentivi affinché la gente si muova.

C’è tempo ancora per raddrizzare la rotta di una barca che ieri sera è parsa in bonaccia, senza remi e senza motore, con naviganti dall’aria stanca e con poche forze. C’è ancora un’estate davanti: con la speranza che non abbia più i contorni di ieri sera.

Più che estate, quello di ieri era un autunno grigio e senza vento.

Nazzareno Condina

 

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