Diocesi, la guida della comunicazione affidata ai laici
A Mancabelli, che ha iniziato a collaborare nella comunicazione diocesana nel 2006, verrà affiancato, come Coordinatore Redazionale della Società TeleRadio Cremona Cittanova (TRC), il giornalista professionista Filippo Gilardi, a cui competerà, “nell’ambito delle linee aziendali”, la definizione dei contenuti dei prodotti editoriali di TRC.
La Diocesi di Cremona per la prima volta affida la comunicazione ai laici. Dopo la nomina di don Enrico Maggi a nuovo parroco di Sesto e Luignano, il Vescovo Antonio Napolioni ha deciso di nominare Incaricato diocesano per la pastorale delle Comunicazioni Sociali il giornalista professionista Riccardo Mancabelli che farà riferimento, per “il necessario raccordo istituzionale”, a don Federico Celini, Coordinatore dell’Area ‘Comunicazione e cultura’ della Curia Vescovile.
A Mancabelli, che ha iniziato a collaborare nella comunicazione diocesana nel 2006, verrà affiancato, come Coordinatore Redazionale della Società TeleRadio Cremona Cittanova (TRC), il giornalista professionista Filippo Gilardi, a cui competerà, “nell’ambito delle linee aziendali”, la definizione dei contenuti dei prodotti editoriali di TRC. Gilardi, che ha lavorato per la Cronaca di Cremona, Avvenire, Studio 1 e Mondo Padano, dal maggio 2018 fa parte della redazione di TeleRadio Cremona Cittanova con cui produce i contenuti informativi dei media diocesani e cura l’edizione del mensile digitale Riflessi Magazine. Mons. Attilio Cibolini, in ogni caso, rimarrà il Direttore Responsabile degli strumenti d’informazione di TRC, con Gian Luigi Gremizzi come Addetto all’amministrazione.
“Don Maggi – ha scritto monsignor Napolioni esprimendo al contempo la propria gratitudine al sacerdote – è riuscito a promuovere giovani e valide competenze laicali che ora sono in grado di assumere più dirette responsabilità nel settore, nello stile di condivisione e corresponsabilità che la Chiesa sta promuovendo in ogni campo”. Il Vescovo ha quindi concluso: “Questi saranno i principali punti di riferimento di un più vasto lavoro di équipe, che già vede il prezioso contributo di altri dipendenti, collaboratori, volontari, esperti. A tutti l’apprezzamento per quanto stanno facendo in un campo così delicato e decisivo, in dialogo con le aspettative e le esigenze del territorio. La comunità diocesana saluta con fiducia questo ulteriore segno di rinnovamento, nel solco delle scelte avviate in questi anni e con lo sguardo alle sfide del futuro”.
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