Solidarietà

Donata una fornitura di mascherine riutilizzabili alla Focr

L’assessore ha rimarcato quanto sia stato “importante, trascorso il lockdown, avere ricominciato dando la possibilità ai bambini di giocare e fare attività ricreative in sicurezza, venendo così incontro anche alle esigenze dei genitori”.

Da sinistra, Giordano Tolaini, don Paolo Arienti, Maura Ruggeri e Elisabetta Tolaini

Donata alla Federazione Oratori Cremonesi (FOCR) una fornitura di mascherine riutilizzabili grazie alla generosità di un’azienda di Botticino (il Calzificio DèPio di Chiarutti & C. s.nc.) e al Comune di Cremona che ha fatto da tramite. Si tratta, secondo quanto fanno sapere dall’Amministrazione, di un “fattivo esempio di collaborazione tra realtà pubbliche e private”. La consegna è avvenuta questa mattina, lunedì 6 luglio, nella Sala Giunta di Palazzo Comunale alla presenza dell’assessore all’Istruzione Maura Ruggeri. La donazione è stata infatti possibile grazie all’interessamento del Comune di Cremona che ha fatto da tramite. Per la FOCR è intervenuto il Presidente, don Paolo Arienti, mentre per l’azienda bresciana erano presenti i fratelli Giordano ed Elisabetta Tolaini.

Ruggeri ha innanzitutto ringraziato per “l’attenzione e la sensibilità dimostrata per Cremona ed il suo territorio”, uno tra i più colpiti dal coronavirus in Lombardia. L’assessore ha poi rimarcato quanto sia stato “importante, trascorso il lockdown, avere ricominciato dando la possibilità ai bambini di giocare e fare attività ricreative in sicurezza, venendo così incontro anche alle esigenze dei genitori”. Sono dunque partiti i centri estivi e anche quelli organizzati dagli oratori che hanno “dovuto ripensare completamente le loro modalità organizzative, incontrando qualche difficoltà in più”. Arrivata l’offerta dell’azienda artigiana di Botticino, si è “pertanto pensato di indirizzarla alla FOCR”.

Ringraziando l’assessore Ruggeri per la collaborazione e i fratelli Tolaini per la loro generosità, don Arienti ha rimarcato come in questa situazione “il peso maggiore si sia riversato sui più piccoli”. In ogni caso in città sono “entrati in funzione quasi tutti gli oratori che ospitano gruppi molto più ristretti rispetto al passato e già oggi le mascherine donate verranno distribuite”. In questo contesto, attraverso le attività ludiche, viene “trasmesso il messaggio sull’importanza di attenersi alle disposizioni in tema di sicurezza”.

Come spiegato da Giordano ed Elisabetta Tolaini, il calzificio DèPio, storica azienda del distretto botticinese della calza nell’hinterland bresciano, ha deciso di dare una mano ai Comuni duramente colpiti dal coronavirus. E’ stata così creata DèMask, questo il nome della mascherina riutilizzabile con trattamento antivirale, realizzata internamente con filati antibatterici intrecciati con fibre di rame batteriostatiche ed esternamente tessuta con cotone idrorepellente. Per garantire una protezione efficace è stato individuato un innovativo trattamento antivirale, un brevetto svedese in grado di eliminare nell’arco di due ore l’eventuale virus depositatosi sulla mascherina. Un dispositivo, interamente made in Italy, che risponde alle esigenze di sicurezza richieste. Inoltre, essendo riutilizzabile, senza bisogno di essere lavata ogni volta che viene indossata, questo tipo di mascherina risulta molto meno impattante sull’ambiente. Si è trattato di una donazione “utile anche per ribadire l’importanza di osservare tutte le precauzioni previste dai protocolli di sicurezza per sé stessi e per gli altri in quanto non bisogna assolutamente abbassare la guardia”.

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