Confagricoltura Mantova cereali, resa in calo ma qualità eccellente
Il grano duro, presente su circa 8.000 ettari quest’anno (in calo sul 2019), ha visto un calo produttivo del 7-8%, sempre a causa dell’andamento meteorologico di questa prima parte di annata
Qualità eccellente, rese inferiori allo scorso anno ma un bilancio che, se confrontato con quello di altre zone d’Italia, come l’Emilia Romagna, può essere considerato positivo. È questa l’analisi della campagnacereali 2020 fornita dall’ufficio tecnico di Confagricoltura Mantova, che ha analizzato ed elaborato i dati in arrivo dalle trebbiature di grano e orzo in provincia: «In generale –spiega Roberto Begnoni, presidente della sezione cereali di via Luca Fancelli – chi ha svolto le corrette operazioni colturali, con trattamenti ed irrigazione, ha ottenuto risultati soddisfacenti, con punte anche di 70 quintali per ettaro. Chi ha avuto problemi legati a siccità primaverile e piogge di giugno, o chi non ha seguito adeguatamente la coltura, ha chiuso la campagna con risultati inferiori. Ribadisco in ogni caso l’ottima qualità del raccolto, superiore a quella del 2019. Non c’era traccia di funghi o di micotossine, e abbiamo avuto indicatori ottimi, con proteine tra l’11 e il 13%per il grano tenero e anche oltre per il duro,e peso specifico tra 83 e 84 per il grano duro e tra 77 e 80 per il grano tenero». Entrando nello specifico delle colture, il grano tenero (seminato quest’anno su circa 19.000 ettari, in aumento rispetto a un anno fa) ha visto livelli produttivi simili al 2019 per chi ha lavorato bene, ma un calo del 10-15% per chi non ha svolto i corretti trattamenti, a causa soprattutto della prolungata siccità primaverili e delle abbondanti piogge di giugno: «Senza dimenticare –prosegue Begnoni –l’acqua caduta in autunno, che ha fatto ritardare notevolmente le semine e ridotto dunque le rese finali». Il grano duro invece, presente su circa 8.000 ettari quest’anno (in calo sul 2019), ha visto un calo produttivo del 7-8%, sempre a causa dell’andamento meteorologico di questa prima parte di annata. Infine l’orzo (stabile con circa 5.200 ettari in provincia), per il quale valgono i discorsi fatti in precedenza sull’attenzione rivolta alla coltura. Un accenno a parte per la filiera MantoGrano, promossa da Confagricoltura Mantova: «Le varietà scelte, Bisanzio e Mixitaly, hanno risposto ottimamente, con rese superiori alla media. Se contiamo che vi è anche un premio per il produttore garantito dalla filiera, invitiamo i cerealicoltori mantovani ad aderire».
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