Cronaca

Nuovo Centro Polifunzionale e d'emergenza Croce Rossa, oggi si parte. Un'impresa straordinaria

"Non ci sarà nessuna inaugurazione ufficiale per rispetto delle vittime e perché comunque, sino a che ci sarà anche una persona sola da seguire e da aiutare per il Covid19 siamo in stato d'emergenza"

CASALMAGGIORE – Avrebbe dovuto essere una gran festa perché l’occasione la meritava davvero. L’apertura, dopo anni di lavoro e di fatica di una struttura straordinaria, legata all’emergenza ma anche all’aiuto quotidiano, un unicum nel panorama Italiano. Il centro polifunzionale di Croce Rossa, la nuova sede in via Repubblica. Avrebbe dovuto essere un giorno importante festeggiato da tanti, sarà solo un giorno importante. Anzi, il giorno uno. Non solo per quello che già c’è, ma per quello che sarà nei prossimi mesi.

Non ci sarà nessuna festa: ci sono ancora le ferite da riemarginare, che sono ferite profonde. La Croce Rossa – sempre e da sempre in prima linea – ha pagato il suo obolo pesante al Covid19, al virus che “E’ stata – ha spiegato il presidente del Comitato di Casalmaggiore Rino Berardi – sicuramente l’esperienza più difficile che abbiamo mai affrontato”. Questi mesi e per sempre hanno spento il sorriso di Angelo Martani, volontario instancabile e impareggiabile dotato di un’infinita umanità nonché cerimoniere importante e quello del dottor Ivano Benasi. Il medico di Croce Rossa per antonomasia, “uno di quelli che più di tutti – lo ricorda Rino Berardi, presidente della sezione casalese della Croce Rossa – si è mosso perché la nostra nuova sede avesse ambulatori ad hoc per i medici del territorio, proprio quelli che stanno per nascere in via Repubblica”. Aveva gestito per anni il piccolo ambulatorio della Croce Rossa presso la Casa di Riposo Busi e avrebbe avuto un suo personale ambulatorio anche nella nuova struttura di via Repubblica: non ha fatto in tempo a vederlo finito.

La festa sarebbe stata di troppo, anche per un altro motivo: “Non ci sarà nessuna inaugurazione ufficiale per rispetto delle vittime e perché comunque, sino a che ci sarà anche una persona sola da seguire e da aiutare per il Covid19 siamo in stato d’emergenza. Croce Rossa è stata in prima linea in questo periodo”. Oltre 570 famiglie assistite dai volontari, da quelli effettivi e dai tanti giovani soprattutto che hanno fatto la scelta del volontariato temporaneo. “Devo ringraziarli tutti. Di alcuni di loro ricordo a stento il nome ma ognuno di loro è stato importante”. Pronto Farmaco e Pronto Spesa, assistenza per anziani e Covid positivi costretti all’isolamento. Un lavoro importante e straordinario fatto da gente che non si è messa in mostra, non ha fatto pesare nulla. Ha lavorato a testa bassa e cuore aperto. E continua a farlo.

Stamattina – dicevamo – aprirà ufficialmente la nuova sede. Al momento partiranno i servizi legati alle 6 aree di lavoro di CRI poi, entro pochi mesi partirà tutto il resto, a partire dai poliambulatori. Ricordiamo i numeri di un’operazione gigantesca e straordinaria. 8 anni di progetti e lavori, tanti professionisti coinvolti, 4168 metri di superficie. 7 ambulatori medici con visite specialistiche e strumentazione all’avanguardia con un front office operativo in grado di gestire i cittadini e fissare loro appuntamenti con gli specialisti, 825 mq destinati a 6 aree di lavoro con obbiettivi e strategie gia? proiettate verso il 2030, ben 40 posti auto riservati, un polo infermieristico con 21 Infermiere Volontarie che garantiranno la loro ‘umanita?’ per ogni piccola emergenza, un pit stop pediatrico, un polo per il soccorso. Oltre 230 volontari sempre in aggiornamento ed ognuno con ruoli e specializzazioni, medici specialisti a disposizione dei cittadini e di tutto il territorio. Una sala polifunzionale per incontri e dibattiti, una piccola biblioteca, un piccolo spazio ‘museale’ con tutti i cimeli della storia della gloriosa associazione. “Faremo tutto quello che ci sarà bisogno di fare, partiremo con tutto nei prossimi mesi”.

E’ orgoglioso il presidente Rino Berardi, e ne ha tutti i motivi. Quando era partito, 8 anni fa, la sua sembrava solo l’idea di un folle. Oltre 2 milioni di euro di investimento, raccolti a fatica (non perché la CRI non abbia tanti amici, ma proprio per la grandezza della cifra necessaria), molti problemi affrontati e risolti in corso d’opera. Non è tempo per le feste, e non lo è neppure per le polemiche, Berardi glissa su alcune questioni che negli ultimi anni gli hanno fatto male.

Oggi, seppur contenuto e legato agli eventi, è il giorno dell’orgoglio: quello di Croce Rossa che accetta la sfida sul presente e sul futuro e quello di ogni cittadino e di ogni amministratore di ogni comune che avrà un servizio importante in più sul quale contare. “Devo ringraziare le amministrazioni che in questi anni si sono succedute per avermi sempre dato una mano, e tutta la gente che in questi anni ci ha dato una mano e sostenuto”.

Parte dunque il Polo polifunzionale e d’emergenza CRI. Sembrava il sogno di un folle 8 anni fa, un’utopia di un visionario. Non lo era – o meglio un po’ lo era allora – ma è bastata una testa dura ed un manipolo di volontari che ci hanno sempre creduto, è bastata l’energia di un presidente instancabile. E’ bastato il coraggio per trasformare l’utopia in realtà. E coraggio, da queste parti, ce n’é da vendere.

Nazzareno Condina

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