Politica
Reddito di cittadinanza, il Movimento 5 Stelle interroga l'amministrazione viadanese
"Secondo i dati INPS – prosegue il Dr. Gardini - a gennaio 2020 risultano presentate al Comune di Viadana 393 domande di Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza delle quali 201 accolte; pertanto riteniamo utile che i cittadini siano informati dall’Amministrazione".
VIADANA – Il M5S Viadana ha protocollato il 16 giugno 2020 una interrogazione a risposta scritta per conoscere la situazione nel nostro Comune, riguardo ai percettori del Reddito di cittadinanza e dei Progetti Utili alla Collettività (P.U.C.) eventualmente attivati.
“La legge n. 26/2019 – afferma il candidato sindaco Dott. Lorenzo Gardini – prevede che il beneficiario del Reddito di Cittadinanza sia tenuto ad offrire, nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale, la propria disponibilità per la partecipazione a progetti utili alla collettività. Il successivo decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla definizione delle forme, delle caratteristiche e delle modalità di attuazione dei Progetti Utili alla Collettività, inoltre, stabilisce che è dovere di ogni Amministrazione comunale programmare lo sviluppo sociale del proprio territorio e definire le attività che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza andranno a svolgere. I P.U.C. possono essere svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, contribuendo alla costruzione di una comunità migliore; ad esempio, il Comune di Mantova ha coinvolto alcuni percettori del R.d.C. per la sanificazione dei giochi per bambini nei parchi pubblici a seguito dell’emergenza Covid-19 e nella prospettiva di riaprire i parchi ai cittadini”.
“Secondo i dati INPS – prosegue il Dr. Gardini – a gennaio 2020 risultano presentate al Comune di Viadana 393 domande di Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza delle quali 201 accolte; pertanto riteniamo utile che i cittadini siano informati dall’Amministrazione in merito alle procedure seguite per l’accoglimento delle richieste del Reddito di Cittadinanza e, soprattutto, quanti percettori di R.D.C. hanno stipulato o dovranno stipulare il Patto per l’inclusione sociale o il Patto per il lavoro, quanti di essi siano stati coinvolti in Progetti Utili alla Collettività e quali sono i precisi ambiti dei progetti programmati”.
“Riteniamo importante – conclude il Dr. Gardini – che il Comune assicuri il massimo impegno nella gestione di uno strumento che riteniamo prezioso per sostenere i cittadini in condizioni di difficoltà, non più con sussidi economici fini a sé stessi ma offrendo validi strumenti per il reinserimento nell’attività lavorativa, unitamente alla partecipazione a progetti di utilità comune, quanto mai necessari ora in funzione della graduale ripresa delle attività sociali dopo il periodo di emergenza Covid-19”.
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