Addio a Kramer Moggia: ha segnato la storia di Casalmaggiore dall'autoscuola al teatro in dialetto
Si pensi, per rendere al meglio l’idea, che Kramer Moggia su colui che firmò “Coran… 89”, ossia la prima commedia che appunto nel 1989 inaugurò il Teatro Comunale di Casalmaggiore nella sua versione rinnovata dopo il restauro. Era il 26 novembre. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
CASALMAGGIORE – Bastava ricordare quel nome così particolare, senza bisogno del cognome, per identificarlo. Kramer Moggia a Casalmaggiore, per tutti era semplicemente Kramer. Come Gorni, il musicista che portò il nome della vicina Rivarolo Mantovano nel mondo; o come l’autoscuola, che proprio Kramer Moggia aprì nei pressi della torre dell’acquedotto a Casalmaggiore. Una delle tre autoscuole storiche della città. Tanti i casalesi che grazie ai suoi corsi hanno preso la patente, nel corso di varie generazioni. Ma Kramer Moggia, che si è spento lunedì all’età di 86 anni, lega il suo nome al comune casalese e alla nostra tradizione, in particolare per la sua arguzia e la capacità innata di scrivere commedie teatrali in dialetto. Si pensi, per rendere al meglio l’idea, che Kramer Moggia fu colui che firmò “Coran… 89”, ossia la prima commedia che appunto nel 1989 inaugurò il Teatro Comunale di Casalmaggiore nella sua versione rinnovata dopo il restauro. Era il 26 novembre.
Nato il 6 luglio 1933, Kramer – oltre alla sua professione – si era infatti da sempre appassionato di Teatro e nei primi anni ’70 è stato tra i fautori della rinascita del Teatro casalasco e tra i fondatori della Compagnia Filodrammatica di Casalmaggiore costituitasi poi in Cooperativa per l’animazione e il Teatro, il 26 novembre 1984 (un altro 26 novembre, dunque, oltre a quello dell’esordio del “nuovo” Teatro casalese). “Nelle sue commedie riesce a ricreare il clima e l’ambiente di Casalmaggiore del tempo passato – lo ricorda una recensione su un sito specializzato, che analizza copioni di teatro -. Ma non dobbiamo credere che nelle sue commedie ci sia solo un elogio per i bei tempi che furono: è anzi sempre presente lo sforzo di attualizzare la vicenda e di vivificarla con l’inserimento di personaggi casalaschi realmente esistiti, pur se non sempre coevi alla vicenda. Si può dire in ultima analisi che in ogni commedia l’autore cerca di rappresentare una vicenda umana con personaggi sempre positivi nel loro agire; I’amicizia, la bontà d’animo, l’amore paterno e coniugale sono sempre i grandi protagonisti delle vicende che si svolgono avendo come sfondo ideale un enorme affresco della vita di Casalmaggiore. Nei testi di Kramer e sempre presente lo sforzo di “nobilitare” il nostro dialetto; non si eccede mai in gratuita volgarità, cosa purtroppo assai spesso presente in altri autori dialettali, e l’attenzione del pubblico è sicuramente più attratta dalla vicenda rappresentata che non dalla battuta: non vi è insomma la ricerca della battuta fine a se stessa. E proprio per questo il pubblico, ritrovandosi nelle vicende rappresentate e rivivendo squarci di vita casalasca, ha sempre tributato all’autore grandi consensi”.
Kramer Moggia lascia la moglie Giovanna, le figlie Daniela e Sunsearay, i generi Giovanni e Alessandro, gli amati nipoti Giulia, Marcello, Viola e Federica e parenti tutti. Il funerale, a cura delle Onoranze Funebri Roffia, sarà celebrato mercoledì 24 alle ore 10 in Duomo a Casalmaggiore, dove la salma giungerà dall’ospedale Oglio Po. Il corpo sarà poi cremato a Mantova. La famiglia ringrazia la dottoressa Annamaria Bini per le amorevoli cure prestate e invita a devolvere eventuali offerte alla memoria all’Ambulanza Avis Casalasca.
Giovanni Gardani