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Forza Alex! Andrea Devicenzi e Carlo Stassano incitano il campione a non mollare

Alex, ed è una cosa in cui anche io credo, ha sempre spiegato che tutti gli eventi che ci accadono hanno una ragione, e lui lotterà sino in fondo. Spero che arrivi un giorno a ripensare a quello che è successo per trovare una ragione anche in questo

Alex Zanardi sta lottando tra la vita e la morte. E’ forte, più forte di tanti, anche se questa è una prova dura, l’ennesima che la vita gli mette davanti. Da quel 15 settembre del 2001, quando perse entrambe le gambe nell’incidente di gara in Germania la sua vita è testimonianza di come niente è impossibile, quando ci si crede davvero. Il suo incidente in Handbike in Toscana ha scosso gli animi di tutti.

Una delle prime reazioni alla notizia – anche per conoscenza personale – è stata quella di Andrea Devicenzi. Ex atleta paraolimpico, figlio dello stesso spirito indomito di Alex, ha voluto scrivere un messaggio sui social questa mattina. “Se gli eventi che ci accadono nella vita hanno un significato, arriverà il momento che riuscirai a capire anche quello accaduto oggi. Un’altra situazione che ti renderà ancora più forte. Hai tutto il mondo dalla tua parte. Forza!”.

“Ho incontrato Alex in diverse occasioni – ci racconta Andrea – ed ho il ricordo di una persona sempre disponibile e sorridente. E’ una di quelle persone che riesce sempre a trasmetterti la sua energia positiva. L’ho sempre visto pronto ad incontrare la gente, a fare loro forza, sempre disposto a fare qualcosa di positivo”. Lotterà anche questa volta, come sa fare.

L’incidente a Zanardi riporta Andrea ad un incidente, fortunatamente molto meno grave, capitato a lui stesso qualche tempo fa. “L’handbike non è facile da condurre, sei estremamente basso e difficile da vedere – ci spiega – e da quel che sembra ha perso il controllo del mezzo. La strada è sempre pericolosa: è uno dei motivi per cui mi sono un po’ staccato dal ciclismo su strada. Se devo andare percorro gli argini. Con l’handbike, come con il ciclismo, non hai possibilità di errore. Basta una distrazione, calcolare male una curva e ti ritrovi a terra”.

“Alex, ed è una cosa in cui anche io credo, ha sempre spiegato che tutti gli eventi che ci accadono hanno una ragione, e lui lotterà sino in fondo. Spero che arrivi un giorno a ripensare a quello che è successo per trovare una ragione anche in questo”.

Anche Carlo Stassano, presidente dell’Atletica Interflumina e da sempre in prima linea per promuovere gli sport paralimpici, manda il suo augurio all’atleta bolognese, tracciandone un bel ritratto.

“Credo che la grande forza e il grande carisma di Alex Zanardi – spiega Zanardi – siano riassunte nel fatto che tutta Italia, con il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio in testa, e oserei dire tutto il mondo, fanno il tifo per lui e si stringono ora alla sua famiglia. Non è facile trovare persone e sportivi così positivi a 360°, senza zone d’ombra, capaci di costruirsi solo con sudore e fatica pulita una seconda vita sportiva dopo avere perso le gambe, eccellendo anche in questa nuova disciplina. Ho avuto modo di conoscere Alex in una riunione del Comitato Italiano Paralimpico: un breve saluto, una stretta di mano, poche battute, ma anche il suo grande sorriso, che mi ha colpito moltissimo. Lui, con l’handbike, rientra nelle discipline legate al ciclismo; io seguo invece più da vicino l’atletica leggera, ma in ogni caso parliamo di una figura che sta facendo del bene allo sport italiano in generale, per la sua immagine positiva”.

Che idea s’è fatto dell’incidente? “So quello che ho letto dai giornali, e non mi azzardo ad andare oltre. Si è trattato di un sinistro banale, che può capitare, ma purtroppo tremendo. Non era nemmeno una corsa, una gara, bensì una sorta di allenamento di solidarietà. Sbandare in discesa capita a tutti, anche ai più bravi, purtroppo l’impatto è stato inevitabile. Ricevere la notizia è stato drammatico e choccante, come per tutti credo. Ora la speranza è che i danni maggiori siano alle ossa e non al cervello: con la chirurgia un volto si può ricostruire. Se non ci saranno gravi danni cerebrali, Alex – che ha una tempra fortissima – ripartirà ancora. Siamo tutti con lui, in senso quasi letterale. Del resto è un atleta che ha avuto sempre grande capacità comunicativa: ha lanciato frasi che sono veri e propri aforismi del nostro sport. E’ una persona solare, sincera, immediata. E positiva, lo ripeto. Non possiamo perderla, quindi a lui va l’augurio mio, dell’Interflumina e credo di tutta la nostra Casalmaggiore e di tutta Italia”.

Giovanni Gardani & Nazzareno Condina

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